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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move

N° 110, August 2009

 

 

 

Messaggio per la Domenica del Mare 2009

 

 

 

LÂ’industria marittima è una delle attività fondamentali della nostra società. Ai marittimi si deve il trasporto, da una parte allÂ’altra del mondo, di oltre il 90% dei prodotti destinati a soddisfare i nostri bisogni e a rendere la nostra vita più confortevole. 

Purtroppo, raramente o quasi mai, ci ricordiamo di questi uomini e queste donne che spesso lavorano mesi e perfino anni  a bordo di navi mercantili. Molti di noi hanno avuto pochissime opportunità di incontrarli. La lontananza di molti dei nuovi porti dalle città, la meccanizzazione e la breve sosta per le operazioni, lasciano di fatto allÂ’equipaggio poco tempo per rilassarsi e scendere a terra. Forse è questa una delle ragioni per cui i marittimi sono considerati “persone invisibili”. La nozione romantica del marittimo che viaggia per vedere il mondo, gratuitamente, non esiste più, dato che questa professione è diventata ancora più difficile di quanto non sia mai stata. Benché le navi ora siano dotate di tecnologia di ultima generazione che le rende più sicure, nei fatti la vita dei marittimi continua a non essere facile.

La recente crisi economica globale ha inciso profondamente sulla flotta mercantile mondiale, come si può dedurre dal fatto che molte navi sono inviate alla demolizione e altre rimangono ancorate in rada in vari porti. Gli armatori sottoposti a fallimento, licenziano o abbandonano gli equipaggi e i marittimi sono disposti ad accettare lavori con paghe minime e benefici ridotti. Alcuni armatori senza scrupoli, poi, usano le bandiere ombra per evitare di adempiere alle norme di sicurezza marittima sulle condizioni di navigabilità e di sicurezza delle imbarcazioni. Inoltre, la pirateria è fenomeno in aumento su molte rotte del trasporto marittimo, e rappresenta un pericolo non solo per il prezioso carico delle navi ma soprattutto per la vita dei membri degli equipaggi che spesso soffrono effetti psicologici prolungati nel tempo, mentre anche le loro famiglie restano traumatizzate. Infine la criminalizzazione dei marittimi e il trattamento ingiusto che ricevono, in caso di incidenti marittimi, rappresentano un ulteriore latente dramma nella loro vita. 

Mentre celebriamo la Domenica del Mare, vogliamo esprimere la nostra gratitudine ai circa 1.200.000 marittimi di tutte le nazionalità da cui dipendiamo per soddisfare molte delle nostre necessità quotidiane, come pure ai pescatori, ai lavoratori portuali e alle loro famiglie. In questo giornata speciale, lÂ’Apostolato del Mare, fedele alla sua missione di servizio e cura pastorale della gente del mare, lancia un appello affinché si adottino azioni concrete che portino miglioramenti nellÂ’industria marittima.

Incoraggiamo pertanto i Governi a riconoscere lÂ’importanza e lÂ’urgenza della Convenzione sul Lavoro Marittimo 2006 e della Convenzione sul Lavoro nella Pesca 2007, e a ratificarle a beneficio di marittimi e pescatori.

Chiediamo per tutti i marittimi “un lavoro produttivo e decente in condizioni di libertà, eguaglianza, sicurezza e dignità umana”.

Condanniamo la pirateria e facciamo appello alla comunità internazionale affinché metta in atto tutte le misure necessarie non solo per prevenire questo fenomeno ma anche per fornire cure e sostegno agli equipaggi che vivono questo dramma.

Chiediamo il rispetto dellÂ’ambiente e lÂ’applicazione di legislazioni volte ad evitare incidenti che possano mettere in pericolo e contaminare le preziose risorse marine.

Infine, non possiamo dimenticare tutti coloro che, in cerca di una vita migliore, lasciano il proprio Paese a bordo di imbarcazioni vecchie, arrugginite e non adatte alla navigazione - vere e proprie “carrette del mare” -, e intraprendono viaggi insidiosi e pericolosi che potrebbero terminare in tragedia.

Chiediamo a Maria Santissima, “Stella del Mare”, di guidare e sostenere il lavoro dei nostri cappellani e volontari nella loro continua dedizione al fine di annunciare “la Buona Novella a tutte le creature” (Mc 16, 15), e quindi anche ai marittimi.

 

 

 

X Antonio Maria Vegliò

Presidente

 

 

 

X Agostino Marchetto

Segretario

 

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