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 Pontifical Council for the Pastoral Care of Migrants and Itinerant People

People on the Move - N° 83, September 2000

 

I lavoratori del circo e dello spettacolo viaggiante [*]

Massimiliano PORZIA

«O Maria.Madre nostra dolcissima, fa' che lo Spettacolo Viaggiante e il Circo, fedeli alle leggi della morale cristiana, sappiano cooperare alla elevazione del popolo d'Italia»: questa è una parte della preghiera per i Circhi e lo Spettacolo viaggiante scritta da don Dino, un prete che viaggiò per tutto il Bel Paese accompagnando i girovaghi circensi nei loro «pellegrinaggi» per portare il sorriso e la speranza in ogni cuore. Una preghiera che ha fatto da sfondo al Giubileo per gli Operatori e Lavoratori del mondo dei Circhi, dello Spettacolo Viaggiante e delle Bande Musicali che si è celebrato giovedì 1° giugno.

Colori, suoni, allegria: sono le caratteristiche di questo «popolo» che si è dato appuntamento all'ombra di Castel Sant'Angelo per poi recarsi tutti insieme, cantando e suonando nella Basilica di San Pietro e varcare la Porta Santa uniti da un unico spirito, quello della gioia, che da sempre li accompagna nelle loro peregrinazioni in ogni luogo, in ogni città o paese.

Il loro Giubileo è stata una vera festa e neanche l'esiguo numero erano circa duecento ha spento il loro animo lieto, tanto erano consapevoli di rappresentare una parte importante del popolo cristiano, quella con il compito di rallegrare ed intrattenere gli uomini con la loro allegria e la loro tradizione fatta di secoli. «È veramente una gioia essere qui ha detto il signor Angelo Lazzarotto, uno dei componenti della «Cantoria» di Graglia, un paese in provincia di Biella.  

Siamo venuti a Roma in settanta circa, tra cantanti e simpatizzanti perché ci sentiamo a pieno titolo parte del mondo dello spettacolo e con la nostra presenza abbiamo voluto testimoniare la volontà di questa realtà ad essere «attori» in prima linea. Ma prima di tutto siamo qui per portare la nostra fede di fronte al Signore che quest'anno ci vede particolarmente riuniti nel suo nome».

Ad essere presenti erano anche le bande musicali di Gibellina, in provincia di Trapani e di san Giovanni in Fiore che con la loro musica hanno accompagnato la Liturgia, presieduta da Mons. Giuseppe Di Falco, un momento nel quale il mondo del Circo, del Luneur di Roma e delle Bande Musicali hanno portato le loro toccanti testimonianze al cospetto del Signore.

«Queste realtà sono molto importanti per tutta la società ha detto Mons. Pier Giorgio Saviola, presidente dell'Ufficio Nazionale per la Pastorale dei Circensi e dei Fieranti in Italia perché offrono la loro esperienza e le loro energie per intrattenere la gente e per offrire gioia e festa.

«Vorrei sottolineare l'importanza della pastorale che la Chiesa opera con questo mondo che grazie anche all'opera di incaricati regionali e diocesani garantiscono a queste famiglie, genitori e figli, una continuità della fede. Come Ufficio Nazionale per la Pastorale dei Circensi e dei Fieranti favoriamo gli incontri e convegni diocesani, regionali e nazionali tra gli operatori del settore e i formatori in modo da lavorare per una catechesi comune.

«Stiamo lavorando anche a livello mondiale per formare un “Forum delle organizzazioni cristiane” con un forte carattere ecumenico ha aggiunto Mons. Saviola perché anche in questo mondo ci sia un'omogeneità ed un rispetto tra tutte le religioni del mondo».

Nota: 
[*]Cf. L’Osservatore Romano , 2-3 giugno 2000.
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