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MESSAGGIO DEL CARD. ANGELO SODANO
IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA:

Una Donna vestita di sole.
Iconografia dell'Immacolata Concezione

 

La verità dell'Immacolata Concezione della Vergine Maria si inserisce in un lungo cammino di fede e di affettuosa devozione del Popolo di Dio nei confronti della Madre di Gesù.

In realtà, già nei Libri ispirati dell'Antico Testamento appare una figura femminile, destinata a collaborare in qualche modo con il futuro Messia. Questa donna rivelerà pienamente il suo volto nei Libri del Nuovo Testamento, ove nella persona storica di Maria di Nazareth è riconoscibile la perfetta discepola del Figlio. In lei si manifesta in sommo grado la pienezza dei valori annunziati da Gesù.

In continuo ascolto del mistero di Dio e del suo piano di salvezza, la Chiesa non ha mai smesso di guardare a Maria, cercando in lei le manifestazioni più significative di un'esperienza autenticamente umana e cristiana. In questo modo l'amorosa indagine sui vari aspetti del mistero della Beata Vergine Maria è andata sempre più sviluppandosi, fino a diventare un vero e proprio corpus dottrinale nell'ambito della teologia: la mariologia. Tutta una storia di venerazione e di riflessione precede, dunque, la proclamazione dogmatica del Papa Pio IX nel 1854, la orienta nella sua formulazione e ne viene ulteriormente arricchita.

Alla voce dei Pastori, alla riflessione dei teologi e alla venerazione dell'intera Chiesa, anche l'arte, soprattutto a partire dal tardo Medio Evo, ha affiancato il proprio contributo, testimoniando come, ben prima della proclamazione dogmatica, la fede del popolo cristiano fosse orientata nel senso poi definito dal supremo Magistero della Chiesa.

La mostra Una Donna vestita di sole. Iconografia dell'Immacolata Concezione si propone di documentare il percorso compiuto dall'iconografia mariana, fino a giungere, attraverso vari tentativi, all'identificazione di un modello capace di esprimere il "singolare privilegio" del Concepimento Immacolato della Vergine.

Seguendo le opere raccolte nella Mostra, la figura dell'Immacolata prende via via consistenza sotto i nostri occhi. Si passa da rappresentazioni più generiche ad altre più precise ed incisive. Si tratta sempre, comunque, di composizioni di singolare valore estetico e teologico, che attraversano il tempo e lo spazio intrecciando una sorta di dialogo in immagini, che raggiunge vette altissime di poesia a gloria della "Tutta bella".

Desidero far giungere l'espressione del mio grato apprezzamento a quanti, a diverso titolo, si sono impegnati con generosità e competenza nella realizzazione di questo importante appuntamento culturale.

Il mio augurio è che i visitatori, numerosi e sensibili, possano accostarsi a questi capolavori dell'arte figurativa con l'animo disponibile a conoscere, ammirare ed amare Colei che è stata la limpida sorgente ispiratrice di queste opere.

     

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