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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE
ALLA 63ª SESSIONE DELL'ASSEMBLEA GENERALE DELL'O.N.U.
SULLA PROTEZIONE E PROMOZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO

DISCORSO DI S.E. MONS. CELESTINO MIGLIORE,
OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE
PRESSO L'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE

New York
Martedì, 28 ottobre 2008

 


Presidente
,

Il prossimo 60º anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ci esorta, in particolare in questo terzo comitato, a proseguire l'opera degli autori di tale dichiarazione per elaborare modalità per migliorare il godimento effettivo dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali di tutti i popoli.

Negli ultimi sessant'anni, sono stati compiuti importanti progressi in alcuni settori. Tuttavia, ancora oggi, esistono individui che non possono esercitare nemmeno alcuni dei loro diritti fondamentali. Al centro di questi diritti c'è quello fondamentale alla vita, dal momento del concepimento fino alla morte naturale, che continua a essere violato con vari pretesti e in tutte le aree del pianeta. Lo scorso anno, per la prima volta, questo Comitato a chiesto una moratoria sull'uso della pena di morte. Questa risoluzione è un'iniziativa positiva verso un maggiore rispetto del diritto alla vita, ma è solo l'inizio degli sforzi necessari per creare una società in cui la vita sia rispettata in tutte le fasi del suo sviluppo.

Spetta agli Stati tutelare la vita dei loro cittadini, ma è necessario un grande rinnovamento a tutti livelli per creare una società nella quale il riconoscimento della dignità umana e dei diritti umani sia il motivo principale e non la conseguenza delle nostre decisioni politiche.

In quest'epoca di maggiore interconnessione economica bisogna compiere sforzi per garantire considerevole attenzione a un approccio allo sviluppo che sia incentrato sull'uomo. Nel mondo, milioni di bambini non hanno accesso né a modi né a mezzi che li aiutino a forgiare un futuro migliore per se stessi e per la loro comunità. L'impossibilità di accesso alla sanità di base, all'educazione, al cibo, all'acqua e allo sviluppo impedisce a un popolo di esercitare i propri diritti umani fondamentali.
L'attuale collasso economico mondiale evidenzia e certamente esacerberà la piaga del cosiddetto "miliardo di ultimi", una cifra in costante aumento a causa dell'attuale congiuntura sempre più grave.

Il diritto di queste persone al cibo verrà violato dalla crisi alimentare mondiale. Con la spesa pubblica intenta a rimediare al tracollo finanziario, settori sociali quali l'educazione e la sanità verranno ulteriormente ridimensionati e sottofinanziati. Mentre la crisi economica presenta un certo numero di sfide all'intera comunità mondiale e cominciamo a prendere misure per rimediare al collasso economico, non dobbiamo perdere di vista quanti vivono con poche speranze di un futuro decente. A questo fine, il rapporto dell'esperto indipendente sui diritti umani e sull'estrema povertà riconosce giustamente che nell'affrontare la piaga del "miliardo di ultimi", la realizzazione dei diritti umani e l'eliminazione della povertà estrema sono sforzi che si sostengono reciprocamente.

Infine, signor Presidente, cogliamo quest'opportunità per salutare con favore l'entrata in vigore della Convezione sui Diritti delle Persone con Disabilità in quanto valorizzerà la dignità e i diritti dei disabili. La mia delegazione auspica che quando gli Stati accederanno a questo strumento, il diritto fondamentale alla vita che è al centro di tale Convenzione sarà rispettato e promosso per tutti i disabili in ogni fase della vita. Solo allora questa Convenzione servirà a promuovere un rispetto maggiore per i disabili, ma anche, ed è ancora più importante, per tutte le persone indipendentemente dalle loro capacità fisiche o mentali.

  

         

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