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SCAMBIO DEGLI STRUMENTI DI RATIFICA
DELL’ACCORDO TRA LA SANTA SEDE E LA BOSNIA ED ERZEGOVINA
 CIRCA L’ASSISTENZA RELIGIOSA AI FEDELI CATTOLICI,
MEMBRI DELLE FORZE ARMATE DI BOSNIA ED ERZEGOVINA
[SARAJEVO, 8 APRILE 2010]

INTERVENTO DELL'ARCIVESCOVO DOMINIQUE MAMBERTI,
SEGRETARIO PER I RAPPORTI CON GLI STATI

Sala dei Trattati del Palazzo Apostolico
Martedì, 14 settembre 2010

 

Signor Ministro,

Per tutti noi oggi è un giorno particolarmente importante, come lo fu il 19 aprile di quattro anni fa, quando venne firmato l’Accordo di Base tra la Santa Sede e la Bosnia ed Erzegovina.

L’Accordo tra la Santa Sede e la Bosnia ed Erzegovina circa l’assistenza religiosa ai fedeli cattolici, membri delle Forze Armate di Bosnia ed Erzegovina, viene ora portato a termine con questo solenne atto dello Scambio degli Strumenti di Ratifica. Esso rappresenta pure la prima importante applicazione dello stesso Accordo di Base.

Tale odierno passo conferma le ottime relazioni tra la Santa Sede e la Bosnia ed Erzegovina, stabilitesi fin dall’inizio. Questo Accordo è frutto anche dell’impegno della Santa Sede per la pace, per lo sviluppo dei popoli, per i diritti umani ed in particolare per la libertà religiosa. Al tempo stesso, scorgiamo in esso il qualificato contributo che la comunità cattolica locale ha offerto nel delicato campo dell’assistenza spirituale alle Forze Armate.

Siamo fiduciosi che l’Accordo gioverà pure all’immagine del Paese a livello internazionale, presentando la Bosnia ed Erzegovina come un Paese in cui – nonostante le difficoltà – si guarda con rispetto alle Chiese e alle comunità religiose, dando la giusta rilevanza ai principi democratici riconosciuti a livello internazionale, e, in particolare, al principio della libertà religiosa. Ci auguriamo che ciò possa aiutare anche il processo di integrazione europea ed euro-atlantica, che è al centro del dibattito politico di questi mesi.

Auspichiamo, perciò, che questo Accordo possa ispirare sentimenti di reciproca comprensione e fruttuosa collaborazione tra le Chiese e le comunità religiose, per il bene del Paese in questa fase delicata della sua storia.

A nome della Santa Sede, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al felice esito dei negoziati.

Il nostro augurio, che accompagniamo con una confidente preghiera al Signore Gesù, è che le relazioni tra le alte Parti Contraenti continuano a svilupparsi negli anni futuri. Possa questo Accordo ispirare la sollecita applicazione di altri importanti punti dell’Accordo di Base, che sono allo studio della Commissione Mista e delle competenti Autorità di Bosnia ed Erzegovina.

Grazie!

 

 

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