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19ª SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO DEI DIRITTI DELL’UOMO
(GINEVRA, 27 FEBBRAIO - 23 MARZO 2012)

INTERVENTO DI S.E. MONS. SILVANO MARIA TOMASI,
OSSERVATORE PERMANENTE DELLA SANTA SEDE
PRESSO L'UFFICIO DELLE NAZIONI UNITE ED
ISTITUZIONI SPECIALIZZATE A GINEVRA*

 

Signora Presidente,

Il ventesimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche invita la comunità internazionale a esaminare con occhio più critico la situazione delle minoranze nel mondo, come ha giustamente sottolineato il Rapporto dell’Esperto indipendente sulle questioni delle minoranze. La consapevolezza dei propri diritti è molto aumentata tra le persone appartenenti a minoranze etniche, religiose e linguistiche, ma allo stesso tempo non sono cessate le violazioni di questi diritti da parte degli Stati o dei gruppi nella società. I problemi sono dovuti sia all’indifferenza, sia alla volontà politica di emarginare, sopprimere o perfino eliminare comunità d’identità etnica, religiosa o linguistica diversa. Se si promuove la giusta partecipazione di tutti al governo dello Stato, tutti coloro che godono della cittadinanza nel suo territorio devono avere il diritto di essere inclusi. I risultati di una tale partecipazione saranno la pacifica coesistenza, lo sviluppo sociale e la prevenzione di conflitti.

Signora Presidente,

Il fondamento sul quale tutte le comunità esistenti in uno Stato possono cooperare in modo costruttivo per il bene comune è ben articolato nella Dichiarazione, la quale afferma la inerente «dignità e [il] valore della persona umana, [i] pari diritti dell’uomo e della donna, e delle nazioni sia grandi che piccole [...] senza distinzione di razza, sesso, lingua o religione» (Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche, par. 2 e 1).

I diversi gruppi etnici, religiosi o linguistici all’interno di uno Stato possono arricchirne la vita culturale e sociale. Il successo di tale contributo è però legato alla capacità e al dovere di ogni singolo gruppo di essere aperto al dialogo dal momento che «nessuna persona esiste per sé sola, ma trova la sua più compiuta identità in rapporto con gli altri: altrettanto si può affermare dei gruppi umani. Questi, infatti, hanno un diritto all’identità collettiva che va tutelato conformemente alla dignità di ogni loro componente» (Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II per la Celebrazione della XXII Giornata Mondiale della Pace, 1° gennaio 1989).

Il Relatore speciale potrebbe prendere in considerazione l’utilità di abolire i concetti di popolazioni “maggioritarie” e “minoritarie”. Tale scelta sarebbe conforme al principio fondante dei diritti dell’uomo, secondo cui tutti hanno pari diritti e pari doveri, affermando al contempo il loro diritto di associarsi con altri per preservare e sviluppare le identità e le attività culturali, religiose e politiche. Questo concetto di base diventa il fondamento adeguato della cittadinanza. Uno Stato in cui tutti sono interlocutori grazie alla comune cittadinanza, e che sostiene leggi e istituzioni che sono al servizio di tutti, può svolgere in modo efficace la sua responsabilità di garantire la pace e promuovere il contributo costruttivo di tutti i cittadini. La scelta dell’affiliazione settaria o etnica o religiosa come criterio di appartenenza a uno Stato è contraria all’universalità dei diritti dell’uomo e si presta a manipolazione e ad abusi.

In spirito di tolleranza e di rispetto reciproco, i programmi educativi che sostengono una cultura di dialogo, di costruzione della pace, di democrazia e di pluralismo possono favorire un nuovo inizio, in linea con i costanti cambiamenti politici, sociali e culturali in alcune regioni del mondo, e aprire la via a un futuro più pacifico in cui la dignità di ogni persona sia rispettata senza classificazioni come “maggioranza” o “minoranza”, ma in virtù della comune umanità, donata da Dio.


* L'Osservatore Romano, 22 marzo 2012, Anno CLII n. 68
 
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