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INTERVENTO DI S.E. MONS. PAUL RICHARD GALLAGHER,
SEGRETARIO PER I RAPPORTI CON GLI STATI,
AL VERTICE DELLE NAZIONI UNITE SUI SISTEMI ALIMENTARI

New York, 23 settembre 2021

 

La Santa Sede è lieta di partecipare a questo primo vertice in assoluto delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari e ringrazia il segretario generale per aver lanciato questa importante e tempestiva iniziativa.

C’è l’urgente bisogno di intensificare l’azione internazionale per la trasformazione dei sistemi alimentari e la lotta alla insicurezza alimentare e alla malnutrizione. Papa Francesco ha sottolineato che nel Ventunesimo secolo la fame non è soltanto una tragedia per l’umanità, ma anche un vero motivo di vergogna (cfr. Papa Francesco, Messaggio in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione, 16 ottobre 2020). Perciò è tempo di passare dalle dichiarazioni e dalla formulazione di strategie all’azione effettiva e urgente.

La domanda cruciale è come trasformare i sistemi alimentari di modo che favoriscano l’attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sostengano la rigenerazione dei sistemi sociali dopo la pandemia di covid-19 e promuovano lo sviluppo integrale di ogni persona, proteggendo al tempo stesso l’integrità del nostro pianeta. Come ha affermato Papa Francesco lo scorso luglio nel suo messaggio in occasione del pre-summit, dobbiamo  cercare di «aumentare la resilienza, rafforzare le economie locali, migliorare la nutrizione, ridurre lo spreco alimentare, offrire regimi alimentari sani e accessibili a tutti, essere ambientalmente sostenibili e rispettosi delle culture locali» (Papa Francesco, Messaggio in occasione del Pre-Summit sul «Food System Summit 2021», 26 luglio 2021).

L’accesso al cibo è un diritto umano fondamentale ed è essenziale per una vita dignitosa. Il cibo per tutti è un dovere morale. Dare da mangiare agli affamati, però, non è sufficiente. Dobbiamo anche fornire ai poveri e a quanti si trovano in situazioni di vulnerabilità le risorse necessarie per mantenere se stessi e le loro famiglie nel lungo termine.

Una risposta è di offrire loro maggiori opportunità di utilizzo e di possesso della terra, risorse finanziarie e formazione. Ciò è particolarmente importante per i lavoratori agricoli, tra cui gli agricoltori familiari.

Signor Presidente,

I sistemi alimentari sostenibili dovrebbero fornire cibo nutriente per tutti, sostenere un’esistenza equa e giusta e promuovere modelli di produzione e di consumo circolari. Dobbiamo sostituire la “cultura dello scarto” con una “cultura della cura” (Papa Francesco, Messaggio al Ministro del clima e dell’ambiente della Repubblica di Polonia, Presidente della  XLII  sessione della Conferenza della Fao, 14 giugno 2021) che protegga la dignità inerente a ogni persona e preservi la nostra casa comune.

Mentre è essenziale fare uso della miglior scienza e tecnologia avanzata disponibili, un simile approccio deve essere guidato da principi etici volti a promuovere lo sviluppo umano integrale e a perseguire il bene comune.

Per riuscirvi, occorre implementare una visione dei sistemi universali che integri le componenti umana, economica, ambientale e tecnologica. La comunità internazionale può contare sull’aiuto della Santa Sede per rendere tale visione una realtà, attraverso le numerose iniziative della Chiesa cattolica messe in atto in tutto il mondo.

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L'Osservatore Romano, Anno CLXI n. 218, sabato 25 settembre 2021, p. 4.