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MESSAGGIO DEL CARD. TARCISIO BERTONE
A NOME DEL SANTO PADRE
AI PARTECIPANTI AL XXII CONGRESSO NAZIONALE DELL’UCIIM

 

Pregiatissimo Professore,

mi è gradito farLe pervenire il cordiale saluto di Sua Santità, in occasione del XXII Congresso Nazionale dell’UCIIM. Saluto che Egli estende con affetto al Consulente ecclesiastico centrale, ai collaboratori della Presidenza nazionale e a tutti coloro che prendono parte ai lavori sul tema: "Educare nella scuola. Nuovi scenari, nuove responsabilità". Quello educativo e scolastico è un campo apostolico di grande attualità, verso il quale la Chiesa guarda con sempre vigile attenzione, come il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto ricordare anche nel recente incontro con i rappresentanti della Chiesa italiana a Verona, il 19 ottobre scorso. E’ compito dell’intero Popolo di Dio trasmettere alle nuove generazioni il messaggio evangelico, fermento di autentico rinnovamento della società. Questo presuppone, però, che si aiuti la persona, in particolare il bambino, l’adolescente e il giovane, a tendere alla piena maturità umana e spirituale. Un sano realismo, peraltro, insegna che occorre poi accompagnare l’essere umano lungo l’intera esistenza in un costante cammino di crescita nei vari aspetti della personalità. Ecco perché l’educazione rappresenta per la Chiesa una questione fondamentale: educazione di tutti, in particolar modo di quanti si affacciano alla vita, fra desideri e speranze, incertezze e insicurezze.

Voi, membri dell’UCIIM, con la coscienza di laici illuminati dal magistero della Chiesa, cercate di portare a compimento questa missione. In effetti, proprio per contribuire al compito formativo ed educativo della Chiesa fu fondata la vostra Associazione, nel giugno del 1944, dal prof. Gesualdo Nosengo. Egli era animato da una forte passione per la scuola, nella convinzione che scuola e democrazia costituiscono il cardine dello sviluppo di ogni nazione e di ogni popolo. Da allora, molto cammino è stato percorso e non pochi traguardi sono stati conseguiti, anche se le sfide restano difficili e i rapidi cambiamenti sociali obbligano ad un costante e serio aggiornamento. Caratterizza il vostro lavoro educativo la ricerca costante di compiere una sintesi fra la Parola divina, che orienta e salva, e le parole umane, che chiariscono, istruiscono, aiutano a cercare per trovare e a trovare per continuare a cercare ancora, secondo l’insegnamento del grande vescovo Agostino.

E’ vostra intenzione, inoltre, porre in luce l’importanza dell’itinerario di maturazione personale che coinvolge tutti, e che possiamo chiamare processo di "autoeducazione". Al riguardo, appare quanto mai pertinente ciò che è stato scritto in uno dei documenti preparatori del Congresso, laddove si dice che "l’educare nella scuola implica l’educarsi per educare, in un contesto storico, sociale e istituzionale determinato: un contesto che cambia decisamente più in fretta delle norme con cui si cerca di interpretarlo e di guidarlo". Viene qui evidenziato uno dei cardini dell’esperienza umana e cristiana. L’educazione pone in atto un dinamismo che implica il coinvolgimento diretto della persona e della comunità "educante" sia essa la famiglia, la scuola, la stessa comunità ecclesiale e civile nel suo insieme.

Sua Santità apprezza quanto codesta Associazione nei suoi oltre sessant’anni di vita ha fatto e continua a fare in quest’ambito, operando attivamente nei complessi scolastici, promuovendo iniziative per l’aggiornamento culturale e pedagogico-didattico degli insegnanti, con particolare cura per la loro crescita religiosa e spirituale, e sostenendo ogni utile iniziativa tesa all’educazione della gioventù. Egli incoraggia a proseguire nel cammino intrapreso, affrontando con lungimirante coraggio le sfide dell’epoca moderna.

Come ricorda il tema del Convegno, nuovi scenari sollecitano nuove responsabilità. La formazione delle nuove generazioni, mai come in questo momento storico, esige un corale apporto di riflessione, accompagnato dall’elaborazione di strategie educative e pastorali atte a rispondere alle attese dell’universo giovanile del terzo millennio. Si tratta di comunicare ai giovani l’apprezzamento per il valore positivo della vita, suscitando in essi il desiderio di spenderla al servizio del Bene. E questo domanda l’apporto responsabile di tutti: degli insegnanti e dei genitori, dei pastori e di ogni persona che ha veramente a cuore il futuro dell’umanità.

Mentre auspica che il Congresso sia utile occasione di confronto e di crescita per i docenti dell’UCIIM, il Sommo Pontefice assicura il Suo ricordo nella preghiera e, invitando a seguire nel quotidiano lavoro gli insegnamenti di Gesù, giustamente invocato con il dolce nome di Maestro, invia a tutti una speciale Benedizione Apostolica.

Unisco volentieri il mio cordiale augurio per il buon esito del Congresso e profitto della circostanza per porgere a Lei ed ai partecipanti distinti saluti.

Card. Tarcisio Bertone
Segretario di Stato

 

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