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CONCERTO A SOSTEGNO DELL'OSPEDALE BAMBIN GESÙ
DAL TEMA "LA LUCE DEI BAMBINI"

DISCORSO DEL CARD. TARCISIO BERTONE

Aula Paolo VI
Martedì, 20 novembre 2007

 

Signori Cardinali,
Eccellenze Reverendissime,
Distinte Autorità,
Reverendi Sacerdoti, Religiosi e Religiose,
Gentili Signori e Signore,

Al termine di quest’interessante manifestazione, sento il bisogno di rivolgere un pensiero riconoscente a quanti ci hanno allietato con l’esecuzione di brani di alto valore artistico-musicale. Penso anzitutto alla ben nota Banda dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Tenente Colonnello Massimo Martinelli; mi riferisco inoltre al valente Coro “Claudio Casini” dell’Università Roma Tor Vergata, come pure al Nuovo Coro Lirico Sinfonico Romano e alla eccellente Orchestra Roma Sinfonietta, diretti dal Maestro Ennio Morricone. I brani di colonne sonore di film composte dal nostro Maestro da tutti molto apprezzato, hanno evocato in noi ricordi ed emozioni vibranti.

Un sentito ringraziamento va poi al Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, il Dr. Francesco Silvano, come pure a coloro che in vario modo hanno collaborato per la buona riuscita della serata. Musica e solidarietà si sono come intrecciate per attirare la nostra attenzione sul mondo dell’infanzia, in occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia. Se è importante pensare alle attese e ai diritti dei bambini, è certamente quanto mai utile richiamare i contenuti sempre attuali della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’infanzia sancita nel 1959 e alla quale, con la Convenzione di Ginevra del 1993, è stata data forma giuridica applicativa.

Il Concerto di questa sera ha come tema: “La luce dei bambini”. Già nel titolo è possibile cogliere un messaggio e un invito. Un messaggio: i bambini sono “luci”, talora flebili, ma capaci di accendere la speranza all’orizzonte dell’umanità. Si legge nel Talmud questa bella massima: “Il mondo non si mantiene che per il fiato dei bambini” (Schiabbatà, 119). E il ben noto poeta e scrittore Tagore osserva che “ogni bambino nasce con il messaggio che Dio non si è ancora lasciato scoraggiare dall’uomo” (Collected Poems and Plays, Londra).

Al tempo stesso i bambini sono un invito: un invito al mondo degli adulti a non dimenticare che nel candore della fanciullezza si trova il segreto della bontà e della pace; è nell’amore vero ai bambini che il cuore degli adulti capisce la semplicità dell’esistere e matura progetti di pace per il futuro. Scrive Giacomo Leopardi: “I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto” (Operette morali, 1824 ), e aggiunge Milton “l’infanzia mostra l’uomo, come il giorno si vede dal mattino” (Paradise regained, IV). Non si può pertanto pensare ai bambini senza sentirsi stimolati a difenderne i diritti e a promuoverne le attese. Laddove il bambino non è considerato “soggetto” a pieno titolo, ma “oggetto”, quasi proprietà dei genitori, quando a prevalere è una cultura egoistica e non ispirata ad alti valori etici e morali, è purtroppo l’umanità stessa a smarrire, come è facile costatare nel mondo di oggi, il senso e il valore della vita. Vita che – non va dimenticato – sboccia ancor prima che il bambino venga alla luce; vita che quindi va accolta perchè dono di Dio e per questo sempre da tutelare e difendere sin nel grembo materno.

La musica al servizio della solidarietà! Questa nostra serata in favore dei bambini ha utilizzato il linguaggio della musica: linguaggio profondo e misterioso, universale ed evocatore di sentimenti nobili. La musica, con i suoi ritmi e le sue melodie, - mi piace sottolinearlo – diviene , quando è bella, veicolo di sentimenti positivi e può aiutare a guarire chi è ammalato. E’ vero: non raramente si sente di persone in coma che si sono risvegliate proprio grazie all’ascolto di musiche e canzoni ad essi familiari. Ascoltando splendidi brani sinfonici e lirici si è accesa in noi la speranza che tanti piccoli ammalati possono guarire, perché la sofferenza dei bambini non può lasciare nessuno indifferente. Ne è prova anche la catena di solidarietà che sostiene gli interventi dell’ospedale Bambino Gesù a favore di piccoli ammalati provenienti da Paesi in via di sviluppo. Quest’ospedale diviene così scuola di solidarietà e di speranza, di carità evangelica. Appartenente alla Santa Sede e affidato alla mia personale sollecitudine in quanto Segretario di Stato, rende manifesta la speciale predilezione della Chiesa per l’infanzia che soffre. A questo punto si pone naturale la domanda: Quali sono l’obiettivo e la finalità di questo Concerto? Com’è noto, l’idea è nata dal desiderio di coinvolgere un vasto numero di amici per reperire fondi al fine di dotare l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma di uno strumento diagnostico indispensabile per individuare preventivamente ed intervenire tempestivamente su bambini affetti da cardiopatie congenite o acquisite: un angiografo biplanare digitale.

Vorrei esprimere, anche a nome del Santo Padre Benedetto XVI, un pubblico e grato apprezzamento per tutti coloro che svolgono la loro missione – perché di missione si tratta – nell’ospedale Bambino Gesù: gli amministratori, i direttori, i medici, gli infermieri, il personale sanitario. E non solo per quegli interventi di avanguardia che portano il nome del “Bambin Gesù” ad alti riconoscimenti, ma pure per il quotidiano e ordinario servizio che rendono ai piccoli pazienti: dall’accoglienza, al ricovero, alla cura solerte e amorevole per loro e alle premure verso i familiari. Come non ammirare questa loro dedizione ed incoraggiarli a proseguire in questo impegno, cercando sempre di unire alla competenza professionale la testimonianza di una costante disponibilità, con spirito di sacrificio, con pazienza e amore disinteressato? Quando ad animare l’attività sanitaria è la carità cristiana, ogni fatica diventa meno gravosa, ogni intervento un’occasione per vivere e testimoniare il Vangelo. Il lavoro in quest’ospedale diviene preghiera, contemplazione di Cristo crocifisso che rivive la sua passione nelle membra doloranti dei bambini. Nel volto di ogni piccolo ammalato risplende il volto di Gesù, anzi qui potremmo dire, del Bambino Gesù.

Non mi resta infine che ringraziare nuovamente tutti coloro che hanno preparato, curato e contribuito in diverse maniere al successo di quest’evento musicale ispirato alla solidarietà. Al doveroso ringraziamento per i maestri, i musicisti ed i cantori, unisco il grazie più sincero e sentito agli “sponsor”. In modo particolare ringrazio tra gli altri, la Fondazione Roma, Telecom Italia, Poste Italiane e la famiglia Zerbi. Grazie a chiunque – e siete tutti voi – ha dato o darà il proprio apporto per l’acquisto dell’angiografo biplanare digitale. Sono certo che questa gara di generosa solidarietà proseguirà per poter acquistare, dopo questa nuova apparecchiatura per il trattamento delle malformazioni congenite cardiovascolari, altri strumenti ugualmente utili. Sono infatti molti i progetti in cantiere! Dopo il completamento del nuovo padiglione pediatrico “Giovanni Paolo II” e la realizzazione di un moderno Dipartimento Immagine con strumentazione tecnologiche di ultima generazione, il “Bambino Gesù” intende potenziare le attività del Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica per permettere all’ospedale di rispondere alle attese dei piccoli ricoverati, utilizzando le più moderne attrezzature scientifiche e sanitarie. Don Bosco insegnava a porre la realizzazione di ogni progetto nelle mani di Dio e nella Banca della divina Provvidenza che ha i suoi sportelli nelle tasche di generosi benefattori. Con questa fiducia, ringraziandovi ancora per la cortese partecipazione, invoco su di voi, sulle vostre famiglie e sul vostro lavoro la materna protezione di Maria Madre della divina Provvidenza, di cui proprio oggi si celebra la festa.

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