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INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA:
"IL POTERE E LA GRAZIA. I SANTI PATRONI D'EUROPA"
(ROMA, PALAZZO VENEZIA, 8 OTTOBRE 2009 - 10 GENNAIO 2010)

INDIRIZZO DI SALUTO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO DEL SANTO PADRE

Palazzo Venezia - Roma
Mercoledì, 7 ottobre 2009
 

 

In questo nostro tempo ci si preoccupa molto, soprattutto in Occidente, della qualità della vita, che si pensa possa essere garantita unicamente dalle sicurezze materiali e dagli strumenti sofisticatamente avanzati. Il grande tema su cui interrogarsi, invece, è come realizzare una vita di qualità; un'esistenza capace di proteggere, educare, irrobustire, coltivare l'essere umano nelle sue capacità più nobili.

La mostra "Il Potere e la Grazia", attraverso una collezione entusiasmante di capolavori, opera dei massimi artisti di tutti i tempi, offre un'immagine delle qualità che rendono grande l'essere umano. In ogni secolo e in mezzo a ogni popolo il Vangelo ha suscitato gente buona, limpida, coraggiosa. Gente che prega, che studia, che lavora. Gente che cerca il Regno dei cieli e la sua giustizia, che consacra alla famiglia le migliori energie, che dedica tempo e cuore per aiutare il prossimo di qualunque fede esso sia.

Lo sguardo sereno e realistico che ci offre il cristianesimo, ci impedisce di considerare le occupazioni del nostro vivere umano come un insieme di azioni insignificanti e noiose! Anzi, non è affatto detto che al bene dell'umanità, all'avvento del Regno dei cieli, sia servito di più un profeta rispetto a un buon falegname o a un onesto professionista. Ogni attività umana ha la sua grazia. Educare l'uomo e far sì che ogni sua attività sia portatrice di una grazia benefica è sempre stato un impegno primario per la Chiesa; impegno che diventa ancor più cruciale nel nostro tempo, nel quale si assiste, purtroppo, non di rado, allo svuotamento delle menti delle nuove generazioni. Gli occhi dei giovani sono spesso catturati da immagini virtuali e il loro udito è attutito da congegni assordanti, perché non ascoltino e non guardino dentro sé stessi. Nella quotidiana fatica per l'edificazione di vite umane di qualità, il cristianesimo sarà sempre l'alleato migliore e più tenace.

Nella coscienza di molti nostri contemporanei si fa strada la convinzione che la somma dei singoli progressi - tecnologico, scientifico, economico, sociale, politico - non coincide con un progresso di civiltà. Migliorare le condizioni sociali e difendere la democrazia è importante; costruire la pace e l'unità di etnie e culture e religioni diverse è senz'altro impresa necessaria e nobilissima, ma per raggiungere questi obiettivi e per aiutare i nostri contemporanei a costruire vite cariche di senso non bastano politiche intelligenti e diplomazie efficaci: occorrono "onesti cittadini e buoni cristiani", come diceva Don Bosco.

Visitando questa mostra, noi abbiamo sotto gli occhi degli esempi a cui guardare. La bellezza delle opere d'arte ci infonda dunque il desiderio di coltivare in noi e attorno a noi i più alti ideali, come fecero i Santi che hanno edificato l'Europa con la forza dello spirito cristiano. Tuttavia, Benedetto XVI nella sua lettera sul compito urgente dell'educazione avverte che "la libertà dell'uomo è sempre nuova e quindi ciascuna persona e ciascuna generazione deve prendere di nuovo, e in proprio, le sue decisioni. Anche i più grandi valori del passato non possono semplicemente essere ereditati, vanno fatti nostri e rinnovati attraverso una, spesso sofferta, scelta personale" (21 gennaio 2008).

 

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