The Holy See
back up
Search
riga

 CONVEGNO “SACERDOTI OGGI”
PROMOSSO DAI SACERDOTI ADERENTI
AL MOVIMENTO DEI FOCOLARI, MOVIMENTO DI SCHÖNSTATT,
 RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO INTERNAZIONALE
 E ALTRE AGGREGAZIONI ECCLESIALI

INDIRIZZO DI SALUTO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO D
EL SANTO PADRE

Aula Paolo VI
Mercoledì, 9 giugno 2010
 

Carissimi sacerdoti, carissimi amici,

il primo scopo della mia venuta fra voi è quello di portarvi il saluto, l’affetto e la benedizione del Santo Padre Benedetto XVI. Nei giorni scorsi abbiamo parlato di questo incontro, che si inserisce come una gemma nelle iniziative per la conclusione dell’Anno Sacerdotale, ed Egli ha manifestato il suo apprezzamento verso i Movimenti ecclesiali, che hanno voluto questo convegno nel segno dell’unità e della fraternità. Vengo, dunque, per dirvi che il Papa vi è particolarmente vicino. Domani, durante la grande Veglia di preghiera con i sacerdoti in Piazza San Pietro, avrete modo di vederlo di persona. Egli sarà presente anche fisicamente e risponderà alle domande che i sacerdoti Gli rivolgeranno.

Questo incontro porta il titolo “Sacerdoti oggi”. “Sacerdoti” e non “sacerdote”: per dire che la nostra vita si declina al plurale. Il sacerdote è l’uomo della comunione, e mi piace sottolineare che il respiro della comunione è un elemento fondamentale per la salute del corpo della Chiesa.

Leggendo il programma del vostro convegno, ho potuto scorgere, attraverso le diverse tappe che lo compongono, il percorso di una vita sacerdotale robusta e generosa, improntata ad “una radicale forma comunitaria”, secondo la ricca espressione dell’Esortazione Apostolica Pastores dabo vobis, che fa del sacerdote un tutt’uno con il vescovo e il presbiterio e che si trova in rapporto di corresponsabilità con i fedeli laici.

Non lo si dirà mai abbastanza che il sacerdote è un uomo di Dio, icona di Cristo, e questo non solo quando prega o celebra i sacramenti, ma in tutta la sua vita, Egli è immagine di Dio che è Amore – Deus Caritas est –, della sua misericordia, dell’Amore crocifisso.

 I sacerdoti, inoltre, sono essenzialmente fratelli tra i fratelli nei quali ravvisano il volto di Cristo (cf Mt 25). Fratelli di ogni persona umana, degli uomini e delle donne, da amare e da servire con totale dedizione, senza nessun attaccamento, senza ricerca del proprio interesse. Allora si comprende l’attualità e la bellezza del celibato. E in voi questa bellezza risplende di quell’amore incondizionato che è sempre stato tenuto in grande considerazione nella Chiesa, come segno e stimolo della carità e come una speciale sorgente di fecondità nel mondo.

La Chiesa e l’umanità hanno bisogno di sacerdoti di questa tempra, di autentici “profeti d’un mondo nuovo”; quel mondo iniziato con la venuta di Cristo, in continuo divenire, in continua formazione.

Cari amici sacerdoti! In questo tempo, ci siamo dovuti far carico del dolore per le infedeltà, a volte anche gravi, di alcuni membri del clero, che hanno inciso così negativamente sulla credibilità della Chiesa, per cui il Papa rispondendo ai giornalisti durante il recente viaggio in Portogallo, ha parlato di una “persecuzione” che nasce dall’interno stesso della Chiesa.

Da questo dolore scaturisce una presa di coscienza provvidenziale: occorre vivere «una stagione di rinascita e di rinnovamento spirituale», seguire «con coraggio la via della conversione, della purificazione e della riconciliazione», «trovare nuove vie per trasmettere ai giovani la bellezza e la ricchezza dell’amicizia con Gesù Cristo nella comunione della sua Chiesa», come ci ha invitato a fare Benedetto XVI con la sua Lettera pastorale ai cattolici dell’Irlanda (19 marzo 2010).

Sin dall’indizione dell’Anno Sacerdotale, il Papa ci ha orientati, inoltre, a «cogliere la nuova primavera che lo Spirito sta suscitando ai giorni nostri nella Chiesa, non per ultimo attraverso i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità» (Lettera di indizione, 16 giugno 2009). Siatene certi, soprattutto voi che trovate la linfa vitale per la vostra santità sacerdotale proprio nell’ambito di alcuni di questi Movimenti ecclesiali.

Vivete nell’ardente carità e nella gioiosa speranza che dona lo Spirito Santo, affinché la Chiesa testimoni sempre più la sua santità, attraverso il dinamismo di comunione e di unità che le è proprio.

Non posso concludere queste mie brevi parole senza ricordare a me stesso e a voi, amici sacerdoti, che nessuno come Maria SS.ma ha vissuto in profonda comunione con Dio e, di conseguenza, in profonda comunione con i fratelli nella Chiesa. Una comunione che si proietta sul mondo, dove la Vergine SS.ma accompagna la missione di ogni sacerdote. E’ stato detto molto opportunamente che “La Vergine appare quale grembo benedetto di Cristo, donna di fede unita ai misteri del Figlio nel rispetto della sua trascendenza, figlia di Sion che riunisce nel tempio di Cristo i dispersi figli di Dio». In spirituale unione con Maria noi sapremo trovare la strada per riunire nella vera comunione di Cristo, tutta la Chiesa e con essa l’intera famiglia umana.

 

top