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VISITA ALL'OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ
PER GLI AUGURI NATALIZI

INDIRIZZO DI SALUTO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO DEL SANTO PADRE

Martedì, 20 dicembre 2011

 

Signor Presidente,
Signori Componenti del Consiglio di Amministrazione,
Illustri Professori e Medici,
Stimato Personale,
Cari amici,

Anche quest’anno sono lieto di far visita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. E’ uno dei momenti affettivamente più coinvolgenti per me quello di trovarmi a contatto con i bambini, che in parte ho già visitato.

Il Natale spinge all’incontro con i bambini; si può dire che il Natale è la loro festa e dove c’è un bambino il Cielo si china per riversare tutte le grazie, le bellezze e le bontà del mondo.

Credo che non sia inutile, per noi adulti – soprattutto i genitori - che dobbiamo collaborare con il Signore nel trasmettere ai bambini amore e serenità, fermarci un attimo a riflettere.

Nella corsa della vita quotidiana resta poco tempo da dedicare alla riflessione, all’approfondimento del senso della vita posando lo sguardo serenamente su ciò che ci circonda. Questi momenti estremamente importanti, che spesso non riusciamo a cogliere e che sono dentro di noi soffusi di nostalgia, si presentano precipitosamente non appena arriva un dolore, una grave preoccupazione, una crisi…

Il fatto di trovarci fra le mura di un ospedale dove a soffrire sono addirittura dei bambini, ci invita a guardare dentro noi stessi e a trovare quella via della speranza che il nostro cuore reclama. Nell’oscurità il cuore dell’uomo non cessa di attendere l’aurora.

In questa riflessione mi faccio aiutare dalle parole di Benedetto XVI nel suo recente Messaggio per la giornata mondiale della Pace (1° gennaio 2012): «Di fronte alla difficile sfida di percorrere le vie della giustizia e della pace [potremo aggiungere anche la via della serenità interiore, della salute, dell’armonia nei rapporti…] possiamo essere tentati di chiederci, come il Salmista: «Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto?» (Sal 121,1). A tutti – continua il Papa - in particolare ai giovani, voglio dire con forza: «Non sono le ideologie che salvano il mondo, ma soltanto il volgersi al Dio vivente, che è il nostro creatore, il garante della nostra libertà, il garante di ciò che è veramente buono e vero… il volgersi senza riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo stesso tempo è l’amore eterno. E che cosa mai potrebbe salvarci se non l’amore?». L’amore si compiace della verità, è la forza che rende capaci di impegnarsi per la verità, per la giustizia, per la pace, perché tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta (cfr 1 Cor 13,1-13)».

La sapienza cristiana ci riporta sempre lì, nel punto culmine della vita, di ogni vita: l’amore. Ci insegna la Chiesa che “nell’intimo della coscienza l’uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire e la cui voce lo chiama ad amare e a fare il bene e a fuggire il male, ad assumere la responsabilità del bene compiuto e del male commesso” (cfr Gaudium et spes, 16).

Essere qui oggi in mezzo a voi mi offre l’occasione per ribadire l’importanza del lavoro che svolgono amministratori, direttori, medici, infermieri e tutto il personale dell’Ospedale, non solo negli interventi di avanguardia che portano il nome del “Bambino Gesù” ad alti riconoscimenti, ma pure nelle attività ordinarie di ogni giorno: dall’accoglienza, al ricovero, alla cura solerte e amorevole per i piccoli degenti. Assieme alla competenza professionale, essi offrono grande disponibilità, spirito di sacrificio, pazienza e amore disinteressato. Ogni cosa diventa meno difficile quando si seguono i principi evangelici, perché in ogni piccolo ospite si riconosce il volto di Gesù.

Il Santo Padre Benedetto XVI, che segue con attenta benevolenza i successi e l’impegno dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, nel corso della Sua visita ai piccoli pazienti, alle loro famiglie e ai suoi dipendenti, ne ha sottolineato la missione: “Oltre ad essere una immediata e concreta opera di aiuto della Santa Sede verso i bambini ammalati, rappresenta un avamposto dell’azione evangelizzatrice della Comunità cristiana”.

Con questi sentimenti di gratitudine e di orgoglio per il buon lavoro che svolge l’Ospedale Bambino Gesù, auguro a tutti un felice e sereno Natale!

      

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