The Holy See
back up
Search
riga

OMELIA DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO DEL SANTO PADRE,
IN OCCASIONE DELLA FESTA PER IL 78° COMPLEANNO

Chiesa di San Francesco e di Santa Maria Assunta in Cielo
Castelgandolfo, 1° dicembre 2012

 

Cari amici,

Vi ringrazio di unirvi a me nella preghiera di ringraziamento al Signore per il mio compleanno. La consuetudine del lavoro quotidiano, svolto nelle diverse mansioni ma con identico cuore e volontà, ci fa sperimentare una comunione direi familiare, e per questo è bello trascorrere una giornata insieme, cominciando con la Santa Messa.

Una breve meditazione sulle letture del giorno ci può aiutare a situare queste ore nella categoria dell’amicizia con il Signore, che sta a fondamento della nostra fraternità e amicizia.

Vediamo allora cosa ci vuol dire la prima lettura tratta dal libro dell’Apocalisse.

La liturgia dei giorni scorsi ci ha presentato delle pagine in cui con forza espressiva e simbolica siamo stati resi coscienti delle nostre imperfezioni e dei tentativi del male di avere il sopravvento. Oggi, invece, il nostro animo, se ha saputo ascoltare e accettare la purificazione, si risolleva grazie al preannuncio della sconfitta definitiva del nemico. Vediamo allora come anche la liturgia, senza che l’avessimo scelta, ci invita a sollevare l’animo e a far festa.

Quasi all’epilogo del libro dell’Apocalisse, infatti, si apre la visione dell’Angelo che indica i fiumi d’acqua viva che scaturiscono dal trono di Dio e dell’Agnello. Gli alberi, irrorati da quell’acqua portano abbondanti frutti e le foglie sono medicamentose per guarire i mali dei singoli e delle nazioni. Ecco che, dopo la prova, è finalmente possibile contemplare lo splendore della città nuova, la Gerusalemme celeste, realizzazione perfetta dell’azione di Dio, dove gli uomini finalmente “saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro”.

Oggi siamo dunque invitati alla gioia, ad alzare lo sguardo alla luce; una luce però non prodotta dalle lampade e neanche dal sole, ma dalla fede nel Signore. Per questo, dice lo scrittore dell’Apocalisse, san Giovanni apostolo, che la notte ha perso la sua oscurità.

La pagina del Vangelo di Luca non manca però di realismo: “State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano” e ricadano nel buio; “vegliate ogni momento pregando” per sfuggire al laccio del nemico sempre teso, che si abbatte all’improvviso.

Questo nostro trovarci di fronte all’altare è il segno dell’adesione che insieme vogliamo dare al Signore al suo invito alla preghiera. Non possiamo negare, tuttavia, che ci stimola e nello stesso tempo ci turba quel suo “vegliate ogni momento pregando”. Nel ritmo frenetico e coinvolgente della vita moderna, quale speranza ci può essere di non lasciarci addormentare dal canto di tante sirene? Come si può rimanere svegli e in guardia, come si può rimanere in un atteggiamento di preghiera costante? Non si può pensare di chiuderci in difesa contro tutto e contro tutti; non è questa la strada per essere vigilanti e in preghiera come vuole il Signore. La strada è un'altra e la troviamo nell’insieme di tutto il Vangelo: vigila bene chi ama. E' dell'amore vigilare. Così è di chi ama il Signore Gesù e fa tutto in funzione di Lui; di Lui che si fa incontrare nelle semplici manifestazioni della sua volontà in ogni momento, prima di farsi incontrare solennemente nel giorno in cui chiamerà ciascuno a comparire faccia a faccia al suo cospetto.

Nel raccoglimento chiediamo la grazia di essere fedeli e costanti nel condurre una vita specchiata nella fede e nella carità. Chiediamo anche l’aiuto di Maria Ss.ma. Lei, modello e prototipo del vero cristiano, è maestra insuperabile di questo atteggiamento di vigilante preghiera. Lei, attivissima nella cura della sacra famiglia e contemplativa perfetta di fronte al figlio di Dio, ci insegna a guardare e servire Cristo presente in ogni prossimo, senza confonderci dall’apparenza umana di cui ognuno è rivestito.

Con l’aiuto di Maria, l’Ausiliatrice di ogni cristiano, “accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia”, come recita il Salmo, proprio perché oggi è un giorno di letizia e di festa.

 

top