The Holy See
back up
Search
riga

MESSAGGIO PONTIFICIO DEL CARDINALE AGOSTINO CASAROLI
AL CARDINALE SEBASTIANO BAGGIO,
PRESIDENTE DELLA PONTIFICIA COMMISSIONE
PER LA PASTORALE DEI MIGRANTI E DEL TURISMO,
IN OCCASIONE DELLA «GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO»*
1980

 

Signor Cardinale,

E’ noto che l’ “Organisation Mondiale du Tourisme” (OMT) durante l’Assemblea Generale, tenutasi a Torremolinos, in Spagna, nello scorso anno, ha deliberato che in ogni Paese sia convenientemente celebrata la “Giornata Mondiale del Turismo”. Per l’anno in corso la manifestazione in parola avrà luogo il 27 Settembre corrente.

La Santa sede ha accolto con interesse tale decisione dell’OMT, vedendovi un nobile sforzo di sensibilizzazione diretta a favorire negli uomini di ogni nazione la comprensione ed il benefico godimento del tempo libero e delle vacanze.

Lo sviluppo dei mezzi di comunicazione e di trasporto, che hanno praticamente annullato le distanze, la creazione dei legami sempre più stretti tra i popoli, dovuti soprattutto agli sviluppi economici e culturali, il desiderio di conoscere popoli e culture diverse, una maggiore disponibilità dello stesso tempo libero, hanno fatto del turismo un fenomeno di massa.

D’altra parte, il lavoro, la professione, i rapporti quotidiani con un numero ristretto di persone, l’ansietà e la preoccupazione che sollevano i problemi di ogni giorno, portano necessariamente ad un logorio continuo, mentre il turismo, cioè l’incontro con nuovi ambienti, con situazioni vane, con persone diverse, dà un nuovo vigore, produce una vera ri-creazione.

La Chiesa é consapevole della necessità che l’apparato organizzativo del turismo si prefigga di servire l’uomo, il quale, pur immerso nella sua “irrepetibile realtà dell’essere e dell’agire”, costituisce la propria storia attraverso legami, contatti, situazioni e strutture sociali che lo avvicinano agli altri.

Il Concilio Ecumenico Vaticano II ha ribadito il desiderio e l’impegno della Chiesa di servire l’intera famiglia umana nel contesto della sua odierna realtà nel mondo, che, pur presentando aspetti negativi, é “destinato a trasformarsi e a giungere al suo compimento”.

La Santa Sede, particolarmente negli ultimi decenni, non ha mancato di richiamare l’attenzione del popolo di Dio sugli autentici valori che il fenomeno del turismo comporta, sotto il punto di vista non solo morale e spirituale, ma anche umano, in quanto é, tra 1’altro, mezzo di unità dell’umana famiglia, nonché di trasformazione e di elevazione sociale; attestazione di solidarietà dell’uomo con l’universo; restaurazione della stessa persona umana

A nessuno sfugge, infatti, che il turismo, nella sua autentica accezione e promozione, facilita la reciproca conoscenza degli uomini, aiuta il superamento di atavici pregiudizi, riduce le distanze tra i popoli, promuove quei superiore processo per cui gli uomini “oggi più strettamente uniti da vari vincoli sociali, tecnici, culturali, possono anche conseguire una piena unità in Cristo”.

Il Santo Padre ha avuto modo, lo scorso anno, di rilevare l’importanza che ha, per un pieno godimento del riposo, l’attenta contemplazione delle meraviglie della creazione, della sua bellezza sempre nuova, della sua inesauribile fecondità, della sua misteriosa e suggestiva profondità.

L’uomo deve essere aiutato a sviluppare il rispetto per la natura, cosi che il suo spirito possa gioire di quella armonia della creazione che gli procura tanta pace e tanta gioia. “Tutto ciò che é stato creato da Dio é buono” ha scritto San Paolo (1 Tim., 4,4), facendo eco ad un passo dalla Genesi; e San Francesco d’Assisi, di recente proclamato patrono dell’ecologia, offre la convincente testimonianza di una ammirabile armonia interiore, guadagnata nell’unione confidente con i ritmi e le leggi della natura.

Il turismo, quindi, é di grande aiuto, perché l’uomo acquisti quelle esperienze interiori che, dall’insensibilità e dall’indifferenza, conducono alla mutua conoscenza ed alta simpatia; cosi ognuno riesca a vedere negli altri uomini non degli antagonisti, ma dei fratelli: di qui nasce la vera convivenza umana, la vera civiltà, la vera pace!

La Chiesa ha ribadito l’impegno di tutti, affinché il turismo produca gli effetti sperati tenendo presenti i “radicati mutamenti che questa forma di migrazione moderna va attuando con particolare incidenza tra te giovani generazioni e nei luoghi che del turismo sono punti di partenza e di arrivo”.

Attraverso la natura, e più che altro attraverso le persone, il turismo é capace di condurre l’uomo al Creatore, cioè alta fonte della vita, dove si trova la vera liberazione, la pace del cuore e la gioia senza fine. Cosi questo fenomeno, non solo non nuoce alta maturazione spirituale, ma eleva e purifica l’anima, favorendo quel dialogo con 1’Assoluto che é contemplazione, cioè via alla vera beatitudine.

Sua Santità confida che, doverosamente sollecitate da codesta Pontificia Commissione, le Conferenze Episcopali vorranno intraprendere quelle opportune iniziative che possono dare incidenza pastorale alla celebrazione delta “Giornata Mondiale del Turismo”.

Con questa fiducia, il Santo Padre esprime fin d’ora gratitudine a quanti vorranno essere attenti all’invito di partecipare attivamente alta programmata celebrazione, e a tutti di cuore imparte la confortatrice Benedizione Apostolica.

Mi valgo delta circostanza per confermarmi con sensi di profonda venerazione dell’Eminenza Vostra Reverendissima.

1° settembre 1980

Dev.mo in Domino
Agostino Card. Casaroli


*L'Osservatore Romano, 11.9.1980 pp.1, 2.

 

top