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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE
587ma SESSIONE PLENARIA DEL CONSIGLIO PERMANENTE DELL'OSCE
(punto 1:  sulla tolleranza e la non discriminazione)

INTERVENTO DI MONS. LEO BOCCARDI*

Vienna - Giovedì, 12 gennaio 2006

 


Signor Presidente,

E’ un piacere per la Delegazione della Santa Sede unirsi ai distinti Colleghi che sono intervenuti nel dare un cordiale benvenuto al Ministro Karel De Gucht a questo primo Consiglio Permanente del 2006 che inaugura la Presidenza belga dell’OSCE. Naturalmente anche a Lei, Signor Presidente e a tutto il suo team, vogliamo esprimere l’augurio di veder realizzato il programma che il Signor Ministro ci ha appena illustrato. Vogliamo inoltre cogliere questa occasione per ringraziare ancora la Presidenza Slovena e specialmente l’Ambasciatore Lenarcic e il suo team per il lavoro svolto lo scorso anno e siamo felici di riaverlo nostro vicino per continuare a lavorare insieme.

Signor Presidente, la Santa Sede è convinta che la nostra Organizzazione ha un grande e importante ruolo da svolgere oggi per assicurare un approccio comprensivo e integrato alla sicurezza e alla stabilità in Europa. Con il passare degli anni sono certamente cambiati la situazione politica e le minacce, divenute asimmetriche e veicolate da fenomeni quali il terrorismo, la proliferazione di armi di distruzione di massa, le reti criminali transnazionali. Tuttavia il traguardo che abbiamo davanti e che vogliamo raggiungere è rimasto lo stesso: coniugare insieme sicurezza, stabilità, sviluppo e rispetto dei diritti umani per costruire e rafforzare la pace che non riposa più su fragili equilibri militari ma su tutto un corpo comune di principi democratici condivisi da tutti gli Stati partecipanti. La sfida più grande non è quella di elaborare nuovi principi ma di applicarli alla realtà quotidiana. E’ questione di volontà politica, quindi, che resta la premessa e non la conseguenza del lavoro di riforma che ci attende per rendere sempre più efficace l’OSCE.

La mia Delegazione ha studiato con interesse la Note d’orientation approvata dal Consiglio dei Ministri del Belgio il 3 dicembre 2005 e considera in maniera positiva le quattro grandi priorità della Presidenza: la riforma istituzionale, un miglior equilibrio tra le tre dimensioni con il rafforzamento della dimensione economica, la lotta contro la criminalità transnazionale e la promozione dello stato di diritto, nonché la ricerca di una soluzione per i cosiddetti conflitti congelati. Apprezziamo inoltre anche la proposta di riservare un’attenzione particolare ad alcuni elementi chiave della dimensione umana: il rispetto dello stato di diritto, la prevenzione della tortura, l’indipendenza della magistratura e la formazione dei magistrati.

Signor Presidente, la mia Delegazione apprezza molto il fatto che la Presidenza Belga intenda sostenere il programma sulla tolleranza e la non discriminazione e che voglia tradurre gli impegni presi in risultati concreti. L’OSCE può dare un contributo importante in questo campo perché le innegabili diversità che caratterizzano popoli e culture possano ricomporsi non solo in una coesistenza tollerante, ma in un più alto e più ricco disegno di umanità come è avvenuto nei secoli passati quando gli scambi interculturali hanno fecondato le culture e favorito le scienze e le civiltà.

Appoggiamo inoltre la volontà di riservare un’attenzione sempre maggiore al fenomeno vergognoso della tratta degli esseri umani incentrando le iniziative contro la tratta dei bambini, l’identificazione e la reintegrazione delle vittime, la repressione degli autori e dei finanziamenti della tratta.

In conclusione, desideriamo assicurare al Chairman-in-Office e a Lei Signor Presidente la piena collaborazione della Delegazione della Santa Sede e rinnovare l’augurio di ogni successo.

Grazie, Signor Presidente.



 


 

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