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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE ALLA
592ma SEDUTA PLENARIA DEL CONSIGLIO PERMANENTE DELL'OSCE
(punto 3 dell’ordine del giorno: Esame di questioni correnti (a) Controversia
relativa alla pubblicazione di vignette sui media di alcuni Stati partecipanti)

INTERVENTO DI MONS. LEO BOCCARDI*

Vienna - Giovedì, 9 febbraio 2006




Signor Presidente,

In relazione alla pubblicazione delle vignette satiriche e delle violenze che, in varie parti del mondo sono seguite, la Sala Stampa della Santa Sede ha emesso il seguente comunicato il 4 febbraio 2006:

“Per rispondere a varie richieste di precisazioni sulla posizione della Santa Sede di fronte a recenti rappresentazioni offensive dei sentimenti religiosi di singole persone o di intere comunità, la Sala Stampa della Santa Sede è in grado di dichiarare:

1. Il diritto alla libertà di pensiero e di espressione, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, non può implicare il diritto di offendere il sentimento religioso dei credenti. Tale principio vale ovviamente in riferimento a qualsiasi religione.

2. La convivenza umana esige poi un clima di mutuo rispetto, per favorire la pace fra gli uomini e le Nazioni inoltre, talune forme di critica esasperata o di derisione degli altri denotano una mancanza di sensibilità umana e possono costituire in alcuni casi un’inammissibile provocazione. La lettura della storia insegna che non è con tale via che si sanano le ferite esistenti nella vita dei popoli.

3. Va però subito detto che le offese arrecate da una singola persona o da un organo di stampa non possono essere imputate alle istituzioni pubbliche del relativo Paese, le cui Autorità potranno e dovranno, eventualmente, intervenire secondo i principi della legislazione nazionale. Azioni violente di protesta sono, pertanto, parimenti deplorabili. Per reagire ad un’offesa, non si può infatti venir meno al vero spirito di ogni religione. L’intolleranza reale o verbale, da qualsiasi parte venga, come azione o come reazione, costituisce poi sempre una seria minaccia alla pace”.

In questo contesto la mia Delegazione deve purtroppo menzionare l’assassinio del sacerdote don Andrea Santoro, avvenuto domenica scorsa per mano di un sedicenne che gli ha sparato due colpi di pistola mentre pregava nella sua chiesa a Trebisonda in Turchia. Il Papa Benedetto XVI, nel corso dell’Udienza Generale di ieri 8 febbraio ha dichiarato: “La morte di don Andrea Santoro contribuisca alla causa del dialogo fra le religioni e della pace fra i popoli”.

 


 

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