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DISCORSO DEL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI D'AMERICA,
JIMMY CARTER,
A SUA SANTITÀ GIOVANNI PAOLO II*

Sabato, 6 ottobre 1979

 

Membri del Congresso, membri della Corte Suprema, membri del Gabinetto, signore e signori, Niech bedzie Bóg pochwalany, frase che per quanti di voi che non parlano il polacco significa «che Dio sia lodato». Questo è un giorno di lode per il Signore. A nome di ogni americano di ogni fede, ho il piacere e l'onore di darvi il benvenuto, Papa Giovanni Paolo II, nella città capitale degli Stati Uniti d'America. Benvenuto.

Nelle nostre anime c'è un sentimento speciale, che possiamo definire gioia solenne. Questa giornata storica evoca tale sentimento nel momento in cui segniamo un'altra pietra miliare nella lunga e complessa storia del nostro Paese e della sua fede in Dio». Analizzando i benefici effetti della visita del Papa agli Stati Uniti, il Presidente Carter afferma:

«Durante questi ultimi giorni, voi ci avete portato a riesaminare noi stessi. Nonostante l'attrazione e qualche volta anche la necessità delle cose materiali, voi ci avete ricordato il valore della vita umana e che la forza spirituale è la risorsa più vitale delle persone e delle nazioni. L'aver cura degli altri ci rende forti e ci dà coraggio, mentre la cieca corsa dietro i fini egoistici – di avere di più, anziché essere di più – ci lascia soltanto vuoti e sconfortati, solitari e timorosi.

Spesso vediamo i tragici effetti fra quelli che amiamo: la disillusione, il cinismo, e l'alienazione, che talvolta portano alla degradazione, al delitto e alla violenza. Attraverso il vostro stesso esempio avete dimostrato al mondo che il potere dello spirito umano non può essere soggiogato dal potere dello Stato. Il vostro coraggio ha dato ispirazione alla vostra terra natìa e ora dà ispirazione al mondo. Voi avete dimostrato come possiamo trovare un significato dentro noi stessi se ci volgiamo gli uni verso gli altri in un'umanità partecipe. Noi crediamo che gli obiettivi degni di una società ci chiamano ad aiutare gli altri nel perseguimento comune della libertà e idei diritti umani».

Il Presidente Carter così conclude il suo discorso:

«Dio vi benedica per essere venuto nel nostro Paese. Siamo orgogliosi di avervi qui».


*L'Osservatore Romano 8-9.10.1979, p.6.

 

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