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INTERVENTO DI S.E.R. MONS. MATHIEU MADEGA LEBOUAKEHAN,
Vescovo di Mouila, Presidente della Conferenza Episcopale del Gabon,
PER IL 50° DEL SINODO DEI VESCOVI

[Aula Paolo VI, 17 ottobre 2015]

 

‘‘Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli,
in Cristo
.’’ (Ef 1,3).

Santo Padre,
Carissimi figli e figlie di Dio,

Con queste parole di San Paolo agli Efesini desideriamo esprimere oggi il nostro gaudio per il giubileo (cf. Lv 25, 10-11) dei 50 anni del ‘‘Sinodo dei Vescovi’’. Tutti insieme lodiamo Dio Padre, Creatore del mondo e di quanto contiene, Lui che ci ha gratificati con il tesoro incommensurabile della fede, grazie al quale diventiamo capaci di conoscere ed di accettare il Suo grande Amore misericordioso. Cantiamo al Signore Gesù Cristo, Nostro Redentore. Benediciamo lo Spirito Santo che ci ha rigenerati mediante il Battesimo e ci ha resi figli Dio e della Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica, nostra Madre.

L’esperienza della cattolicità.

Anni fa, qui a Roma, ad Limina Apostolorum, presso la Sede di Pietro, avevamo vissuto la prima esperienza della cattolicità ‘‘incarnata’’ e visibile della nostra Chiesa, nel Pontificio Collegio Urbano de Propaganda Fide, dove i formatori e gli studenti ecclesiastici erano provenienti dall’Africa e Madagascar, dall’America, dall’Asia, dall’Australia, dall’Europa Centrale e dall’Europa dell’Est, dal Medio-Oriente e dall’Oceania, coi rispettivi riti: caldei, copti, latini, siro-malabaresi, ecc. Alcuni anni dopo, in Vaticano, avevamo avuto la seconda esperienza di cattolicità durante le Assemblee sinodali. Benché distesa nel tempo, quest’ultima esperienza rimane più pregnante a causa della costante presenza del Papa con i Padri sinodali, i Delegati fraterni ed altri partecipanti al Sinodo, alle Congregazioni generali quotidiane. Questa ultima esperienza è una specie di crescita in qualità e comprensione della prima esperienza di cattolicità fatta al Collegio Urbano.

Presenza ai Sinodi.

Dal 1994 al 2015 abbiamo partecipato a 7 Assemblee Sinodali: le due prime come adiutore e le cinque successive come Padre Sinodale.

1° - Alla I Assemblea Speciale per l’Africa nel 1994 (10/04-08/05).

2° - Alla IX Assemblea Generale Ordinaria, sulla Vita Consacrata nel 1994 (2-29 ottobre).

3° - Nell’anno 2001 alla X Assemblea Generale Ordinaria, sul Vescovo: Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo (30 settembre -27 ottobre 2001).

4° - Nel 2009 alla II Assemblea Speciale per l’Africa, La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. ‘‘Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo’’(Mt 5,13.14) (4-25 ottobre 2009).

5° - Nel 2012 alla XIII Assemblea Generale Ordinaria. "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana", (7-28 ottobre 2012).

6° - Nel 2014 alla III Assemblea Generale Straordinaria. ‘‘Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione’’ (5-19 ottobre 2014).

7° - Nel 2015 la presente XIV Assemblea Generale Ordinaria. ‘‘La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo’’ (4-25 ottobre 2015).

Il Sinodo dei Vescovi.

Il Sinodo dei Vescovi procede dal Concilio Vaticano II. Istituendolo con il Motu proprio Apostolica Sollicitudo del 15 settembre 1965, il Beato Papa Paolo VI affermava quanto segue: ‘‘di Nostra iniziativa e con la Nostra autorità apostolica erigiamo e costituamo in questa alma Città un consiglio permanente di Vescovi per la Chiesa universale, soggetto direttamente ed immediatamente alla Nostra potestà, che con nome proprio chiamiamo Sinodo dei Vescovi’’ (Ordo Synodi, p. 9). La motivazione del Papa è fra l'altro per dare a tutti i Vescovi Cattolici ‘‘la possibilità di prendere parte in maniera più evidente e più efficace alla [Sua ] Nostra sollecitudine per la Chiesa universale’’ (ivi.). Il testo del Regolamento del Sinodo dei Vescovi, riveduto da Papa Benedetto, il 29 settembre 2006, stabilisce ancora: ‘‘Il Sinodo dei Vescovi è direttamente sottoposto all’autorità del Romano Pontefice, al quale spetta propriamente ’’ fra l'altro ‘‘decidere sui voti espresi ‘‘ (O.S, Art. 1 § 1. 7° p.27). Il Sinodo dei Vescovi è un ‘‘Organo collegiale’’ avendo come fine ‘‘la ricerca della verità o del bene della Chiesa’’.

Con il Papa Francesco ribadiamo le parole di Beato Paolo VI, ‘‘Padre’’ del Sinodo dei Vescovi :

‘‘Che cosa è il Sinodo Episcopale? Tutti ormai lo sanno. È una istituzione ecclesiastica, che noi, interrogando i segni dei tempi, ed ancor più cercando di interpretare in profondità i disegni divini e la costituzione della Chiesa cattolica, abbiamo stabilita dopo il Concilio ecumenico Vaticano secondo, per favorire l’unione e la collaborazione dei Vescovi di tutto il mondo con questa Sede Apostolica, mediante uno studio comune delle condizioni della Chiesa e la soluzione concorde delle questioni relative alla sua missione. Non è un Concilio, non è un Congresso, non è un Parlamento, ma un Sinodo…’’ (Angelus, Domenica 22/09/1974).

Il Papa è l’autorità che, dopo aver valutato e vagliato le conclusioni di un’Assemblea Generale Ordinaria, dà alla Chiesa una Esortazione Apostolica Post-Sinodale, in genere nell’arco di uno anno (Cf. I Sinodi dal 1980 al 1988 e del 2013) oppure dopo due anni (Cf. I Sinodi del 1979, e dal 1990 al 2010).

Tipi di assemblee sinodali.

Il Sinodo dei Vescovi si riunisce in Assemblee Generali Ordinarie, in Assemblee Generali Straordinarie, e in Assemblee Speciali (Cf. Ordo Synodi Episcoporum. Art.4, p.31). Dal 1965 ad oggi la Chiesa ha celebrato 27 Assemblee Sinodali.

- 1° Assemblea generale ordinaria, se la materia da trattare, per sua natura o per importanza, quanto al bene della Chiesa universale, sembra richiedere la dottrina, la prudenza e il parere dell’intero Episcopato cattolico; (Esempio : l’assemblea sinodale in corso). Abbiamo un totale di 14 Assemblee Generali Ordinarie finora (1967, 1971, 1974, 1980,1983, 1987, 1990,1994, 2001, 2005,2008, 2012, 2015).

- 2° Assemblea generale straordinaria, se la materia da trattare, pur riguardando il bene della Chiesa universale, esige una rapida definizione; (Esempio : l’assemblea sinodale dello scorso anno). Ci sono state 3 Assemblee Generali straordinarie (1969, 1985, 2014)

- 3° Assemblea speciale, se la materia di grande importanza riguarda il bene della Chiesa, riferito ad una o più regioni particolari (Esempio: un'assemblea sinodale per un continente). Questo tipo totalizza 10 Assemblee Speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998, 1998, 1999, 2009, 2010,2014).

L’unità dei Vescovi Cum et Sum Petro si è sempre manifestata durante tutti i tipi di assemblea.

Alcuni ricordi

A/- La Ia Assemblea Speciale per l’Africa (10/04-8/05/1994).

Durante la celebrazione della Ia Assemblea Speciale per l’Africa, come adiutore, ero anche responsabile dei Padri sinodali ed altri partecipanti al sinodo alloggiati alla Domus Mariae. Grande fu la nostra ammirazione nel vedere da vicino i Sacri Pastori e i fedeli vivere insieme nella semplicità amandosi gli uni gli altri con affetto fraterno, e quasi gareggiando nello stimarsi a vicenda (cf Rm 12,10).

Riguardo al Messaggio Finale di quella Assemblea, la prima stesura non fu accettata e tutto il messaggio fu ripreso. Nell’Aula sinodale alcuni Padri trovavano il Messaggio troppo lungo, tuttavia volevano aggiungere qualche cosa, altri lo ritenevano corto, ma volevano loro toglierne delle parti. La grande gioia fu vedere l’accordo totale alla fine. Durante tutti gli altri Sinodi successivi ‘‘il ritornello’’ si ripeteva puntualmente.

Al di là di questi fatterelli, come tutti gli altri Sinodi prima e quelli dopo, l’Assemblea Speciale per l’Africa ebbe al punto di partenza un periodo storico ‘‘veramente turbinoso e pieno di pericoli, ma tanto largamente aperto ai soffi salutari della grazia divina’’ (Cf A.S. in O.S., p. 7).

Il suo frutto maturo è quello di aver fatto ricordare a tutta la Chiesa una dei suoi nomi, presente nel Nuovo Testamento e nella Lumen Gentium, però spesso dimenticato o trascurato, riproposto alla Chiesa dal Santo Papa Giovani Paolo II, in Ecclesia in Africa, ribadito da Benedetto XVI nonché dal Papa Francesco il mercoledì 29 maggio 2013: ‘‘La Chiesa Famiglia di Dio’’(cf. Ef 2,19 soprattutto la traduzione liturgica francese; LG, 6).

E il punto culminante dei Sinodi è sempre la manifestazione reale della collegialità tra i membri del collegio episcopale col Sommo Pontefice e tra di loro, dopo uno scambio fraterno e fruttuoso di notizie ed esperienza, nell’ascolto reciproco.

B- La Xa Assemblea Generale Ordinaria, sul Vescovo : Servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo.

Durante questa Assemblea ricordiamo che uno dei due Relatori Generali era S.Em. R. il Sig. Card. Jorge Mario BERGOGLIO, S.I., Arcivescovo di Buenos Aires (Argentina), cioè il nostro Papa Francesco, qui presente in mezzo a Noi; e il Segretario Speciale era S.E. R. Mons. Marcello Semeraro, allora Vescovo di Oria, oggi Vescovo di Albano (Italia).

‘‘Un ricordo particolare. Durante una Congregazione Generale, un Padre chiese che l’età dei Vescovi per andare in pensione fosse abbassato, un altro chiese il contrario. Sua Eminenza Jan Peter Schotte rispose, visto che uno chiede il contrario dell’altro, lasciamo dunque le cose come stanno. Chi si stancherà presto si riposerà e chi avrà ancora forza per lavorare, farà la sua opera.’’

Concludendo.

A 50 anni della conclusione del Concilio Vaticano II, l’intuizione del Santo Papa Giovanni XXIII rimane intatta. Tutti i suoi successori hanno accompagnato o accompagnano tuttora la Chiesa in questo cammino tanto difficile quanto soave. Tutti i Sinodi che si succedono cercano, con i temi trattati, di approfondire l’uno o l’altro aspetto della vita della Chiesa.

Il Sacro Concilio (Sacrosanctum Concilium) Vaticano II, ancorato sulla Parola di Dio (Dei Verbum) ci insegna che la Chiesa, Luce delle Genti (Lumen gentium), fa sue le gioie e le speranze (Gaudium et Spes) degli uomini nel nostro tempo (Nostrae Aetate), nel quale gli ‘‘esseri umani divengono sempre più consapevoli della propria dignità di persone’’ (Dignitatis humanae).

Perciò inviata da Cristo Signore (Christus Dominus) alle genti (Ad gentes) per essere «sacramento universale di salvezza», la Chiesa ‘‘ben consapevole che l’auspicato rinnovamento di tutta’’ se stessa [Optatam Totius] ‘‘dipende in gran parte dal ministero sacerdotale animato dallo spirito di Cristo’’, afferma l’estrema importanza dell’educazione (Gravissimum Educationis) nella vita dell’uomo : educazione mediante la quale l’ordine dei presbiteri (Presbyterorum Ordinis) cerca di ‘‘rendere più intensa l’attività apostolica (Apostolicam Actuositatem) del popolo di Dio’’ affinché ‘‘il raggiungimento della carità perfetta (Perfectae Caritatis)’’ come traguardo, possa fra altro ‘‘promuovere il ristabilimento dell’unità [Unitatis Redintegratio] fra tutti i cristiani’’, con una grande stima della richezza spirituale delle Chiese orientali (Orientalium Ecclesiarum), accogliendo gli strumenti di comunicazione sociale tra le meravigliose invenzioni tecniche (Inter Mirifica).

Ci auguriamo che prima di intraprendere una nuova via, si possa ripercorrere il tragitto già fatto, per fare memoria ‘‘del già accaduto’’, celebrare la Risurrezione e protendersi verso la promessa-invito di Cristo. Non a caso la prima Assemblea Generale Ordinaria dei Sinodo dei Vescovi del 1967 ebbe come tema : ‘‘La preservazione e il rafforzamento della fede cattolica, la sua integrità, il suo vigore, il suo sviluppo, la sua coerenza dottrinale e storica.

Apriamo i Nostri cuori alle sollecitazioni dello Spirito Santo perché, cum et sub Petro, vale a dire il Papa Francesco, i Pastori e le pecore possano camminare spediti verso le acque della salvezza.

Gesù, Maria, Giuseppe, pregate per Noi.