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Indirizzo di S.E.R. Mons. Nikola Eterović,
Segretario Generale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi

Nicosia, 6 giugno 2010

 

Beatissimo Padre,

La celebrazione del grande mistero dell’Eucarestia nella solennità del Ss.mo Corpo e Sangue di Cristo, rende attuale, in modo mirabile, il miracolo di unità e di comunione ecclesiale compiuto dal Signore. Veramente “tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati” (Lc 9, 17). La significativa celebrazione liturgica getta la sua luce sull’evento a cui Vostra Santità sta dando inizio. Al termine di questa bellissima Eucaristia, Ella consegnerà, qui nel Palazzo dello Sport Eleftherìa di Nicosia, l’Instrumentum laboris ai rappresentanti dell’episcopato cattolico nei Paesi del Medio Oriente. Con questo gesto squisito Vostra Santità darà inizio idealmente alla celebrazione dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi che avrà luogo a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010 sul tema La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza. “La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola” (At 4, 32).

Anche a nome dei Patriarchi delle 6 venerate Chiese Orientali Cattoliche, del Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che è pure Presidente della Conferenza dei Vescovi latini nelle Regioni Arabe (CELRA), a nome del Presidente della Conferenza Episcopale dell’Iran, mentre per la Turchia ricordiamo con animo grato Sua Eccellenza Monsignor Luigi Padovese, unito spiritualmente con noi dal cielo, come pure a nome dei Capi dei 4 Dicasteri della Curia Romana, membri del Consiglio Presinodale per il Medio Oriente della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, ringrazio vivamente Vostra Santità per la convocazione dell’Assemblea sinodale e per l’attenzione con la quale ha seguito la sua organizzazione. Con essa, tutti i Vescovi del Medio Oriente, inclusi quelli della Diaspora, rifletteranno sulla attuale situazione ecclesiale e sociale nelle rispettive Chiese sui iuris e pregheranno il Signore perché irrobustisca la fede dei cattolici e, anzi, di tutti i cristiani, che da quasi 2.000 anni vivono in queste terre santificate dalla vita, dalla morte e dalla resurrezione di Gesù Cristo. Nel Medio Oriente vi sono situazioni difficili, che si possono paragonare alla dispersione della gente in ricerca del cibo per sopravvivere “in una zona deserta” (Lc 9, 12). Solo Gesù Cristo può compiere il miracolo radunandoli insieme ed offrendo loro nell’Eucaristia il cibo per la vita eterna, che è in grado di trasformare la loro esistenza e di fare di ognuno un suo intrepido testimone nella vita personale, familiare e sociale. Nell’Assemblea sinodale, sotto l’illuminata guida di Vostra Santità, la Chiesa nel Medio Oriente, che nell’unità cattolica è ricca di molteplici Tradizioni, implorerà da Dio Uno e Trino la grazia di ridonare un nuovo dinamismo pastorale alle feconde Chiese particolari del Medio Oriente affinché possano, illuminate dallo Spirito Santo, continuare la loro provvidenziale missione. Esse sono chiamate a lodare Dio in lingue imparentate con quella appresa e usata dal suo Figlio Unigenito, Gesù Cristo, ad annunciare la Buona Notizia alle nuove generazioni, impegnarsi sempre di più nella evangelizzazione e nella promozione umana. In tale campo, la Chiesa è aperta alla collaborazione con tutti gli uomini di buon volontà, specialmente con gli appartenenti ad altre due religioni monoteistiche, l’ebraismo e l’islam, che pure sono nate nel Medio Oriente.

Mentre ringraziamo Vostra Santità per tutto quello che sta facendo in favore dei cristiani del Medio Oriente, affidiamo l’esito dell’Assise sinodale alla preghiera di tutti i fedeli della Chiesa e all’intercessione della Beata Vergine Maria e dei santi di questa terra benedetta, fiduciosi che anche oggi si ripeterà la manifestazione della gloria di Dio per mezzo della potente parola del Signore Gesù ai discepoli: “Voi stessi date loro da mangiare” (Lc 9, 13). Il cibo che la Chiesa può offrire agli uomini di buona volontà è la persona di Gesù Cristo, pane di vita eterna e creatore dei “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2 Pt 3, 13).

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