The Holy See
back  
Search
riga

Visioni ed Estasi...visita la mostra
© Ufficio Internet della Santa Sede

 

La mostra "Visioni ed Estasi. Capolavori dell'arte europea tra Seicento e Settecento", che si apre in Vaticano nel Braccio di Carlo Magno su iniziativa del Comitato Nazionale per il IV Centenario della nascita di San Giuseppe da Copertino, ha più di un motivo di grande interesse.

Ad attrarre l'attenzione è innanzi tutto la figura del santo che viene celebrato. Egli è riproposto all'attenzione dei fedeli, non solo per gli straordinari doni che il Signore gli ha voluto elargire, ma anche per la vita ispirata a una sequela Christi così generosa da suscitare anche oggi stupore e ammirazione.

Come ha scritto autorevolmente il Santo Padre Giovanni Paolo II,  "San Giuseppe da Copertino continua a risplendere ai nostri giorni come faro che illumina il cammino quotidiano di quanti ricorrono alla sua celeste intercessione. Conosciuto popolarmente come il 'santo dei voli' a motivo delle sue frequenti estasi e della straordinarietà delle esperienze mistiche, egli invita i fedeli ad assecondare le attese più intime del cuore; li stimola a ricercare il senso profondo dell'esistenza e, in ultima analisi, li spinge ad incontrare personalmente Iddio abbandonandosi pienamente alla sua volontà" (Lettera al P. Joachím Giermek, Ministro Generale dell'Ordine Francescano Frati Minori Conventuali, 22 febbraio 2003).

Un altro motivo di interesse è dato dal tema stesso della mostra, che presenta un'eccezionale galleria di opere d'arte, centrate sull'interessante soggetto dell'estasi mistica. Un'esperienza vissuta nella storia dei cristiani da tanti campioni di santità con caratteristiche ricorrenti, che hanno colpito l'immaginario degli artisti, soprattutto nei secoli XVII e XVIII. Essi ci hanno lasciato autentici capolavori d'arte, molti dei quali raccolti in questa eccezionale esposizione. Il terzo motivo di interesse è dato dalla qualità dei quadri esposti nella mostra. Il visitatore è invitato a un percorso quanto mai stimolante e significativo. Partendo dalla "chiamata di Dio", esso passa attraverso la risposta dell'uomo, cioè la sua adesione alla proposta evangelica, che si traduce nell'impegno dell'"imitazione di Cristo". Le estasi, le visioni, le apparizioni, raffigurate dagli artisti e spesso documentate dagli scritti degli stessi protagonisti, costituiscono il nucleo centrale e qualificante dell'esposizione, quasi un percorso attraverso le esperienze più celebri dell'unione dell'anima con Dio, spiraglio verso l'unione eterna nella Gerusalemme Celeste.

Molte delle opere qui esposte, frutto dell'impegno e della fede dei maggiori artisti del tempo in esame, offrono l'occasione per poter riflettere utilmente sul rapporto, talora misterioso, ma sempre emozionante, dell'uomo con il suo Creatore.

Di ciò dobbiamo essere riconoscenti agli organizzatori e ai curatori della mostra.

Nel concludere questo breve intervento, mi piace ringraziare tutti coloro che si sono adoperati alla buona riuscita di questa iniziativa, offerta anche come omaggio per la  celebrazione del XXV anniversario di Pontificato del Santo Padre Giovanni Paolo II.

 

Angelo Card. Sodano
Segretario di Stato

 

top