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La santa Trinità

"Il richiamo della generazione umana non ti trascini in errore, facendoti credere che egli non è il primo perché è il Figlio. Resta fedele alle Scritture, e non potrai sbagliare. Il Figlio è chiamato il primo. Si legge anche che il Padre è solo: è il solo che possiede l’immortalità e abita una luce inaccessibile (1Tm 6,16); così come si legge: e al solo Dio immortale (1Tm 1,17). Ma né vi è alcuno avanti al Padre, né questi è solo senza il Figlio. Se neghi l’uno, non affermi l’altro: seguili ambedue e rafforza la tua fede in ambedue. Egli non disse: sono il primo e vengo dopo; ma disse: «Sono il primo e l’ultimo».

Il Figlio è primo e perciò è coeterno al Padre; ha infatti un Padre con il quale è eterno. Io oso dire che il Figlio è primo ma non è solo, e così esprimendomi dico rettamente e secondo la fede. Perché drizzate l’orecchio dell’empietà, o eretici? Siete caduti nel tranello che avete teso. Il Figlio è primo, e non è solo: primo perché è sempre con il Padre, e non è solo perché non è mai senza il Padre. Non sono io a dirlo, lo ha detto lui: E io non sono solo, perché il Padre è con me (Gv 16,32).

Il Padre è solo, perché non c’è che un solo Dio; il Padre è solo, perché non c’è che una sola divinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e ciò che è unico è solo.

Il Padre è solo, solo è il Figlio unigenito, e solo è anche lo Spirito Santo, perché il Padre non è il Figlio, né il Figlio è il Padre e neppure lo Spirito Santo è il Figlio. Una persona è il Padre, un’altra è il Figlio e un’altra ancora lo Spirito Santo. Noi leggiamo infatti: Io pregherò il Padre, e vi darà un altro Consolatore (Gv 14,16).

Il Padre è solo, perché non c’è che un Dio, da cui tutto procede; il Figlio è solo, perché non c’è che un Signore, per mezzo del quale tutto esiste. Essere solo è la caratteristica della divinità; mentre la generazione attesta che c’è il Padre e il Figlio, in modo che mai il Figlio sia senza il Padre, e il Padre sembri essere senza il Figlio. Quindi, il Padre non è solo perché non è il solo immortale; non è il solo ad abitare la luce inaccessibile, perché Dio non lÂ’ha mai veduto nessuno, ad eccezione del Figlio unico che è nel seno del Padre (Gv 1,18) e che siede alla sua destra. Ma qualcuno osa dire che a questi è inaccessibile la luce, ove abita il Padre. Forse che quella luce conta più del Padre? Quella luce è inaccessibile a colui che ha accesso al Padre? In realtà è egli stesso la luce vera, l’autore della luce eterna, di cui è detto: Era la luce vera che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (Gv 1,9). Vedi quindi se non è questa la luce inaccessibile, nella quale dimora il Padre e dimora anche il Figlio, perché il Padre è nel Figlio e il Figlio è nel Padre.

Dunque, il Signore è veramente grande: si diffonde largamente la potenza di Dio, la grandezza della sostanza divina si estende senza misura. La Trinità non conosce limiti, non ha frontiere, non può esser misurata, non ha dimensioni; nessuno spazio può circoscriverla, nessun pensiero abbracciarla, nessun calcolo valutarla, nessuna epoca modificarla." 

Ambrogio, Commento al Vangelo di san Luca, 2,12-13

 

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