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  ARCIBASILICA PAPALE SAN GIOVANNI IN LATERANO

 ARCHIVIO STORICO
 

 
L'Archivio capitolare Lateranense è costituito da due sezioni distinte : l'Archivio musicale e l'Archivio Lateranense propriamente detto.
 
Nell'Archivio musicale sono stati riuniti gli spartiti della cappella musicale Lateranense (chiamata Cappella Pia dopo la riforma compiuta da Pio VI nel 1784). Vi sono conservati ben 6174 manoscritti nonché 146 volumi a stampa, i quali contengono prevalentemente opere di musica sacra destinate alle funzioni liturgiche della basilica. Il codice più rinomato è senz'altro il cod. Rari 59, manoscritto autografo di Pierluigi da Palestrina, riprodotto in facsimile con annesso studio dal Prof. Giancarlo Rostirolla1.
Il fondo, nel suo insieme, è ben noto agli studiosi da quando il Prof. Rostirolla, avvalendosi da un' équipe di giovani musicologi, ne ha pubblicato l'inventario integrale.
 
L'Archivio Lateranense propriamente detto conserva i documenti relativi alla storia del capitolo, assieme ad altre raccolte archivistiche provenienti da stabilimenti religiosi uniti al capitolo, in particolare quelle dell'abbazia benedettina di San Pietro di Ferentillo (tr), dell'abbazia cistercense di Santa Maria della Gloria di Anagni (fr), dell'ordine di Fiore, del monastero agostiniano di Bagnara Calabra (rc), ed, infine, dell'abbazia francese di Clairac, donata al capitolo Lateranense da Enrico IV nel 1604.
 
I documenti, il più antico dei quali risale all'anno 958, sono stati riordinati nel 1763 dal grande erudito Pier Luigi Galletti, che li ha distribuiti in diverse serie, segnate da una o due lettere dell'alfabeto. Così la serie A raccoglie i codici, la serie K le deliberazioni capitolari dal sec. XV in poi, la serie Q i documenti in pergamena, in particolare le numerose lettere pontificie (bolle e brevi).
 
Durante i secoli XIX e XX gli studiosi non ebbero la possibilità di accedere regolarmente all'Archivio capitolare Lateranense. Soltanto ad alcuni di loro fu infatti concessa la facoltà di consultarlo per le loro ricerche. D'altronde, ancora oggi l'unico inventario disponibile dei documenti dell'Archivio è quello parziale del fondo di Clairac inserito da Philippe Lauer nel suo fondamentale studio sulla storia del Laterano2, nel quale si trova inoltre un elenco di « bolle e atti diversi relativi alla basilica di Laterano », comunque limitato e assai discutibile3.
 
Attualmente, sono in preparazione due inventari, la cui pubblicazione dovrebbe avvenire in tempi piuttosto rapidi. Il primo, a cura del canonico Mons. Louis Duval-Arnould, prefetto dell'Archivio, riguarda le pergamene della serie Q e sarà accompagnato da un bollario del Laterano. Il secondo, curato dal Prof. Paul Anderson, dell'Università di California di Los Angeles, e della dott.ssa Isabella Lehmann, con la participazione della Biblioteca Hertziana, fornirà una descrizione esauriente dei disegni, delle piante e delle stampe dell'Archivio.
 
L'Archivio capitolare Lateranense ha sede vicino alla Basilica, Via dell' Amba Aradam, 3, negli stessi locali dell'Archivio storico diocesano di Roma. È aperto agli studiosi dal lunedì al venerdì dalle ore 8;30 alle 13:00.
Si consiglia comunque di prendere appuntamento chiamando il numero [39] 06 69 88 65 80).


1Il codice 59 dell'Archivio musicale della Basilica di San Giovanni in Laterano, autografo di Giovanni Pierluigi da Palestrina, edizione anastatica a cura di Giancarlo Rostirolla, Palestrina, Fondazione Giovanni Pierluigi da Palestrina, 1996 (Edizione anastatica delle fonti palestriniane, 2a ser., vol. 1).

2Ph. Lauer, Le palais de Latran. Étude historique et archéologique, Paris 1911, p. 373-382.

3Ibid, p. 633-639.

 

 

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