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Re 2
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5
[
1]
Nàaman
,
capo
dell'
esercito
del
re
di
Aram
,
era
un
personaggio
autorevole
presso il suo
signore
e
stimato
, perché per suo
mezzo
il
Signore
aveva
concesso
la
vittoria
agli
Aramei
. Ma questo
uomo
prode
era
lebbroso
.
[
2]
Ora
bande
aramee
in una
razzia
avevano
rapito
dal
paese
di
Israele
una
giovinetta
, che
era
finita
al
servizio
della
moglie
di
Nàaman
.
[
3] Essa
disse
alla
padrona
: "Se il mio
signore
si
rivolgesse
al
profeta
che è in
Samaria
, certo lo
libererebbe
dalla
lebbra
".
[
4]
Nàaman
andò
a
riferire
al suo
signore
: "La
giovane
che
proviene
dal
paese
di
Israele
ha
detto
così e così".
[
5] Il
re
di
Aram
gli
disse
: "
Vacci
! Io
invierò
una
lettera
al
re
di
Israele
". Quegli
partì
,
prendendo
con sé dieci
talenti
d'
argento
,
seimila
sicli
d'
oro
e dieci
vestiti
.
[
6]
Portò
la
lettera
al
re
di
Israele
, nella quale si
diceva
: "Ebbene,
insieme
con questa
lettera
ho
mandato
da te
Nàaman
, mio
ministro
, perché tu lo
curi
dalla
lebbra
".
[
7]
Letta
la
lettera
, il
re
di
Israele
si
stracciò
le
vesti
dicendo
: "Sono forse
Dio
per
dare
la
morte
o la
vita
, perché costui mi
mandi
un
lebbroso
da
guarire
? Sì,
ora
potete
constatare
chiaramente
che egli
cerca
pretesti
contro di me".
[
8] Quando
Eliseo
,
uomo
di
Dio
,
seppe
che il
re
si
era
stracciate
le
vesti
,
mandò
a
dire
al
re
: "Perché ti sei
stracciate
le
vesti
? Quell'
uomo
venga da me e
saprà
che
c'
è un
profeta
in
Israele
".
[
9]
Nàaman
arrivò
con i suoi
cavalli
e con il suo
carro
e si
fermò
alla
porta
della
casa
di
Eliseo
.
[
10]
Eliseo
gli
mandò
un
messaggero
per
dirgli
: "
Và
,
bagnati
sette
volte
nel
Giordano
: la tua
carne
tornerà
sana
e tu sarai
guarito
".
[
11]
Nàaman
si
sdegnò
e se ne
andò
protestando
: "Ecco, io
pensavo
: Certo, verrà fuori, si
fermerà
,
invocherà
il
nome
del
Signore
suo
Dio
,
toccando
con la
mano
la
parte
malata
e
sparirà
la
lebbra
.
[
12] Forse l'
Abana
e il
Parpar
,
fiumi
di
Damasco
, non sono
migliori
di tutte le
acque
di
Israele
? Non potrei
bagnarmi
in quelli per
essere
guarito
?". Si
voltò
e se ne
partì
adirato
.
[
13] Gli si
avvicinarono
i suoi
servi
e gli
dissero
: "Se il
profeta
ti avesse
ingiunto
una cosa
gravosa
, non l'avresti forse
eseguita
? Tanto più
ora
che ti ha
detto
:
bagnati
e sarai
guarito
".
[
14] Egli, allora,
scese
e si
lavò
nel
Giordano
sette
volte
,
secondo
la
parola
dell'
uomo
di
Dio
, e la sua
carne
ridivenne
come la
carne
di un
giovinetto
; egli
era
guarito
.
[
15]
Tornò
con tutto il
seguito
dall'
uomo
di
Dio
;
entrò
e si
presentò
a lui
dicendo
: "Ebbene,
ora
so
che non
c'
è
Dio
su tutta la
terra
se non in
Israele
".
Ora
accetta
un
dono
dal tuo
servo
".
[
16] Quegli
disse
: "Per la
vita
del
Signore
, alla cui
presenza
io sto, non lo
prenderò
".
Nàaman
insisteva
perché
accettasse
, ma egli
rifiutò
.
[
17] Allora
Nàaman
disse
: "Se è no, almeno sia
permesso
al tuo
servo
di
caricare
qui tanta
terra
quanta ne
portano
due
muli
, perché il tuo
servo
non
intende
compiere
più un
olocausto
o un
sacrificio
ad altri dei, ma solo al
Signore
.
[
18] Tuttavia il
Signore
perdoni
il tuo
servo
se, quando il mio
signore
entra
nel
tempio
di
Rimmòn
per
prostrarsi
, si
appoggia
al mio
braccio
e se anche io mi
prostro
nel
tempio
di
Rimmòn
, durante la sua
adorazione
nel
tempio
di
Rimmòn
; il
Signore
perdoni
il tuo
servo
per questa
azione
".
[
19] Quegli
disse
: "
Và
in
pace
".
Partì
da lui e fece un
bel
tratto
di
strada
.
[
20]
Ghecazi
,
servo
dell'
uomo
di
Dio
Eliseo
,
disse
fra sé: "Ecco, il mio
signore
è
stato
tanto
generoso
con questo
Nàaman
arameo
da non
prendere
quanto egli aveva
portato
; per la
vita
del
Signore
, gli
correrò
dietro e
prenderò
qualche cosa da lui".
[
21]
Ghecazi
inseguì
Nàaman
. Questi,
vedendolo
correre
verso di sé,
scese
dal
carro
per
andargli
incontro
e gli
domandò
: "Tutto
bene
?".
[
22] Quegli
rispose
: "Tutto
bene
. Il mio
signore
mi ha
mandato
a
dirti
: Ecco, proprio
ora
, sono
giunti
da me due
giovani
dalle
montagne
di
Efraim
, da
parte
dei
figli
dei
profeti
.
Dammi
per essi un
talento
d'
argento
e due
vestiti
".
[
23]
Nàaman
disse
: "È
meglio
che tu
prenda
due
talenti
" e
insistette
con lui.
Legò
due
talenti
d'
argento
in due
sacchi
insieme
con due
vestiti
e li
diede
a due dei suoi
giovani
, che li
portarono
davanti a
Ghecazi
.
[
24]
Giunto
all'
Ofel
, questi
prese
dalle loro
mani
il tutto e lo
depose
in
casa
, quindi
rimandò
gli
uomini
, che se ne
andarono
.
[
25] Poi egli
andò
a
presentarsi
al suo
padrone
.
Eliseo
gli
domandò
: "
Ghecazi
, da dove vieni?".
Rispose
: "Il tuo
servo
non è
andato
in nessun
luogo
".
[
26] Quegli
disse
: "Non
era
forse
presente
il mio
spirito
quando quell'
uomo
si
voltò
dal suo
carro
per venirti
incontro
?
Era
forse il
tempo
di
accettare
denaro
e di
accettare
abiti
,
oliveti
,
vigne
,
bestiame
minuto
e
grosso
,
schiavi
e
schiave
?
[
27] Ma la
lebbra
di
Nàaman
si
attaccherà
a te e alla tua
discendenza
per sempre". Egli si
allontanò
da
Eliseo
,
bianco
come la
neve
per la
lebbra
.
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