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Non solo mostra: ogni giorno lincontro con i missionari
Dario Busolini
La missione è vita e la vita si trasmette tramite i rapporti umani e la condivisione della fede. Questa frase pronunciata dal Presidente del Comitato Centrale del Grande Giubileo del 2000, il Cardinale Roger Etchegaray, alla presentazione dellExpo missio 2000, spiega il significato dellesposizione missionaria allestita allAbbazia delle Tre fontane, luogo del martirio di San Paolo. A differenza di una comune mostra, lExpo missio non presenta una rassegna di oggetti ma loccasione di un incontro diverso con il Risorto e linvito personale a farsi annunciatori - cioè missionari - del suo messaggio di salvezza. Il tutto, attraverso lesperienza giubilare del pellegrinaggio (dato che per vedere le tre sezioni della mostra si percorre più di un chilometro di strada), luso delle tecniche multimediali e la possibilità di parlare, pregare e partecipare a gesti concreti di solidarietà con i missionari e le missionarie. Infatti, nota il Prefetto della Congregazione per lEvangelizzazione dei Popoli Cardinale Jozef Tomko, lExpo Missio 2000 non è la solita esposizione di varie etnie del mondo, e dei loro usi, vesti, utensili, maschere e simili, accompagnati dalle fotografie dei missionari e delle loro opere
è piuttosto un itinerario
che fa rivivere lavventura missionaria nella mente e nel cuore del pellegrino. Tutto ciò che si vede e si ascolta durante il lungo tragitto entra nellanimo di chi cammina e gli fa capire che la missione è anche cosa sua. LExpo inizia immergendo il visitatore nella varietà dei popoli dellumanità, nei loro dubbi e speranze. Ai quali offre una risposta: un filmato su Cristo (con effetti sonori e visivi decisamente inattesi
) visto attraverso gli infiniti modi con cui lo raffigurano le tante culture del mondo. Infine la rassegna illustra la multiforme testimonianza missionaria della Chiesa di oggi e coinvolge il pubblico in alcune simboliche iniziative, tipo la firma dellenorme rotolo per labolizione del debito o lacquisto delle tessere per il puzzle della carità. Noi speriamo che i sette mesi in cui lExpo sarà aperta permettano a tanta gente di incontrare volontari bene animati e missionari capaci di narrare la loro vita e il perché delle loro scelte, facendosi portavoce di tanti aspetti della vita e dei problemi dei popoli. Speriamo pure che i visitatori si incontrino fra loro, per cogliere la Chiesa come famiglia numerosa e varia, unita da ununica fede, cordialmente a servizio dellumanità, spiega il Coordinatore dellExpo, il Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere P. Franco Cagnasso. Le occasioni non mancheranno: oltre alla presenza continua dei missionari, lExpo offre quotidianamente un momento di preghiera guidata, ogni settimana un incontro nella tenda del dialogo interreligioso, ogni quindici giorni un sabato intero in compagnia di un testimone di giustizia, pomeriggi di musica e testimonianze durante la GMG e la Marcia delle religioni per la pace che, proposta dai missionari, si terrà a Roma il 1 gennaio 2001. |