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RITO DI BEATIFICAZIONE DI LUIGI BOCCARDO

SALUTO DEL CARDINALE JOSÉ SARAIVA MARTINS 
AL TERMINE DEL RITO DI BEATIFICAZIONE

Chiesa del Santo Volto, Torino
Sabato, 14 aprile 2007
 

 

1. Nella Sua prima Enciclica, pubblicata lo scorso anno, Deus Caritas est, il Santo Padre Benedetto XVI, richiamando il primato della carità nella vita del cristiano e della Chiesa, ha voluto ricordare che testimoni privilegiati di questo primato sono i Santi, i quali hanno fatto della loro esistenza, pur con mille diverse tonalità, un inno a Dio Amore.

"In verità - commentava a questo proposito il Papa - tutta la storia della Chiesa è storia di santità, animata dall'unico Amore, che ha la sua fonte in Dio" (cfr Benedetto XVI, Angelus, 29 gennaio 2006). Solo così, infatti, mediante la carità soprannaturale che sgorga sempre nuova dal cuore di Cristo, si può spiegare la prodigiosa fioritura di santità cui si assiste nel corso dei duemila anni di cristianesimo. Una fioritura che in Piemonte, e nell'Arcidiocesi di Torino in particolare, ha conosciuto una singolare, lunga e felice stagione, nel cui contesto ben si inquadra il nostro novello Beato, il Canonico Luigi Boccardo.

2. Plasmato dallo Spirito di Cristo, il Beato don Luigi è un modello di dedizione evangelica che ha generato il seme di un Istituto di vita consacrata, come espressione e scuola di carità, con le contemplative "Figlie di Gesù Re", innestato nella famiglia delle Suore di S. Gaetano, per le quali seppe continuare l'opera del fratello, il Beato Giovanni Boccardo.

Prete umile, dal cuore grande, come quello di Cristo che tutti accoglie nell'abbraccio della sua misericordia fu per circa trent'anni educatore dei giovani sacerdoti al Convitto Ecclesiastico presso il Santuario della Consolata e confessore assiduo e fedele.

3. Sulla scia dei numerosi santi preti torinesi, don Luigi può essere definito il "cantore e apostolo della misericordia di Dio", avendo irradiato il messaggio salvifico di Cristo, vivendo in pienezza e con gioia il ministero sacerdotale, tanto da essere indicato come "il prete sempre prete" e "colui che fa vedere il sole" della misericordia divina, da chi andava a confessarsi da lui. Immerso nell'oggi eterno di Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, il Beato Luigi Boccardo può essere a giusto titolo presentato come modello di vita sacerdotale più attuale che mai, perché, come ha detto Papa Giovanni Paolo II, riguardo al Sacerdozio "Cristo è la misura di tutti i tempi".

4. Fu proprio lo stesso Giovanni Paolo II, in visita qui a Torino, come ieri sono trascorsi 27 anni, era il 13 aprile 1980, che sottolineò con acuto senso pastorale: "Ma qualcuno dirà: questa è storia di ieri. L'oggi è differente, radicalmente differente. L'oggi calpesta l'ieri. Non c'è più la Torino dei santi, ma la Torino della grande industria e della grande secolarizzazione. (...) I santi appartengono al passato, non bastano per i tempi moderni - dirà qualcuno. Ma Cristo c'è. Ed Egli basta per ogni tempo: perché Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!" (Omelia, Torino, 13 aprile 1980, La Traccia, a.I, p. 265/rv).

I santi non ci allontanano da Cristo, ma ci restituiscono a Lui. Così avvenga per quanti potranno trovare nel novello Beato Luigi Boccardo, un motivo in più per fare un passo in avanti sulla strada del Regno di Dio.

In questo spirito, come Rappresentante del Papa a presiedere questa beatificazione, sono onorato di concludere portando a questa cara e partecipe assemblea il saluto del Santo Padre Benedetto XVI e di trasmettervi la Sua Apostolica Benedizione.

    

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