PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II
IN APERTURA DELL'UDIENZA GENERALE
NEL 19°ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI PAPA PAOLO VI
Festa della Trasfigurazione del Signore
Mercoledì, 6 agosto 1997
Il pensiero va, oggi, innanzitutto al mio venerato predecessore, il Servo di Dio Paolo VI, nel 19° anniversario della pia morte avvenuta a Castel Gandolfo il 6 agosto 1978, Festa della Trasfigurazione del Signore.
Lo ricordiamo con affetto e con immutata ammirazione, considerando quanto provvidenziale sia stata la missione pastorale da lui svolta negli anni della celebrazione del Concilio Vaticano II e della sua prima applicazione. Egli visse totalmente dedito al servizio della Chiesa, che amò con tutto il suo vigore e per la quale operò senza sosta sino al termine della terrena esistenza.
Questa mattina, celebrando per lui la Santa Messa nella cappella del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, ho domandato al Signore che l'esempio di un così fedele servitore di Cristo e della Chiesa sia di incoraggiamento e di stimolo per tutti noi, chiamati dalla Provvidenza divina a testimoniare il Vangelo alla soglia del nuovo millennio.
Interceda per noi Maria, Madre della Chiesa, di cui continuiamo a parlare nell'odierna catechesi.
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