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DISCORSO DI PAOLO VI
AI CHIERICI DEI CORSI FILOSOFICI
DEL SEMINARIO VESCOVILE S. ABBONDIO DI COMO

Sabato, 19 maggio 1973

 

Ci è ora gradito rivolgerci ai cinquanta chierici dei corsi filosofici del Seminario «Sant’Abbondio», di Como, venuti col Rettore, col Padre Spirituale e con alcuni Superiori. Vi accogliamo con paterno affetto: sia perché venite da un’antica e gloriosa diocesi, che ben conosciamo, e che, nel vostro numero, veramente cospicuo, dimostra la sua vitalità, la sanità delle sue famiglie, il fervore delle sue parrocchie, sia soprattutto perché ci fa sempre piacere vedere dei giovani, che vogliono consacrare la loro vita al Signore nel sacerdozio e, col desiderio di seguire generosamente la chiamata divina, che ancora si manifesterà definitivamente attraverso le sue infinite e amabili vie, si preparano nella preghiera, nello studio, nella disciplina a rendersi strumenti adatti e fedeli di Cristo Sacerdote.

La vostra presenza, in questa luce, ci infonde tanta speranza, tanta fiducia: voi siete l’avvenire, su di voi è poggiata la sorte della vostra diocesi, anzi di tutta la Chiesa. Non perdete di vista il traguardo; state vivendo anni fecondi, tanto preziosi perché si pongono le basi della vostra formazione umanistica e filosofica, che dovrà servire di aggancio per instaurare quel dialogo con gli uomini del nostro tempo, che il Decreto sulla formazione sacerdotale ha indicato come fine degli studi della filosofia e della scienza (Optatam totius, 15). Come ha indicato quell’importantissimo documento del Concilio Vaticano II, sappiate, aiutati dai vostri Insegnanti, far convergere le varie discipline alla progressiva apertura delle vostre menti «verso il Ministero di Cristo, il quale compenetra tutta la storia del genere umano, agisce continuamente nella Chiesa, e opera principalmente attraverso il ministero sacerdotale» (Ibid. 14); formatevi a quella necessaria maturità, a quella fortezza d’animo, a quel culto delle virtù umane e cristiane, che sono necessarie per rendere accetto nel mondo il messaggio evangelico (Cfr. ibid. 11).

Vi resta un grande cammino da compiere, come il Profeta Elia verso il monte di Dio: vi sostenga su questa strada, non certo facile né comoda, una solida pietà eucaristica, cristocentrica, ecclesiale; la Madonna vi sia accanto nella vostra preparazione, come fu con gli Apostoli nel Cenacolo (Cfr. Act. 1), i vostri Santi Patroni della diocesi e del Seminario intercedano per voi. Sappiate che il Papa vi è vicino e con la Sua benedizione vi augura ogni bene.

                                                                     



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