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248.âIl dialogo e lâamicizia con i figli dâIsraele
sono parte della vita dei discepoli di Gesù. Lâaf-
fetto che si è sviluppato ci porta sinceramene ed
amaramente a dispiacerci per le terribili persecu-
zioni di cui furono e sono oggetto, particolar-
mente per quelle che coinvolgono o hanno coin-
volto cristiani.
249.âDio continua ad operare nel popolo
dellâAntica Alleanza e fa nascere tesori di saggez-
za che scaturiscono dal suo incontro con la Paro-
la divina. Per questo anche la Chiesa si arricchisce
quando raccoglie i valori dellâEbraismo. Sebbene
alcune convinzioni cristiane siano inaccettabili
per lâEbraismo, e la Chiesa non possa rinunciare
ad annunciare Gesù come Signore e Messia, esi-
ste una ricca complementarietà che ci permette
di leggere insieme i testi della Bibbia ebraica e
aiutarci vicendevolmente a sviscerare le ricchez-
ze della Parola, come pure di condividere molte
convinzioni etiche e la comune preoccupazione
per la giustizia e lo sviluppo dei popoli.
Il dialogo interreligioso
250.âUn atteggiamento di apertura nella veritÃ
e nellâamore deve caratterizzare il dialogo con i
credenti delle religioni non cristiane, nonostante i
vari ostacoli e le difficoltà , particolarmente i fon-
damentalismi da ambo le parti. Questo dialogo
interreligioso è una condizione necessaria per la
pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cri-
stiani, come per le altre comunità religiose. Que-