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COMITATO CENTRALE PER IL GRANDE GIUBILEO 
DELL’ANNO 2000

Ufficio Liturgico

Testi della Celebrazione penitenziale 
Via Crucis nella basilica di S. Giovanni in Laterano

Vietata ogni riproduzione a scopo commerciale.

1. Raduno nell’atrio della Basilica

Invito alla preghiera ( Fil 2, 6-11):

R. Venite, adoriamo Cristo Signore:  
nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi..

Cristo Gesù, pur essendo di natura divina,  
spogliò se stesso,  
assumendo la condizione di servo  
e divenendo simile agli uomini. R.

Apparso in forma umana,  
umiliò se stesso  
facendosi obbediente fino alla morte  
e alla morte di croce. R.

Per questo Dio l’ha esaltato  
e gli ha dato il nome  
che è al di sopra di ogni altro nome. R.

Perché nel nome di Gesù  
ogni ginocchio si pieghi  
nei cieli, sulla terra e sotto terra. R.

E ogni lingua proclami  
che Gesù Cristo è il Signore,  
a gloria di Dio Padre. R.

Monizione introduttiva:

Fratelli e sorelle, ci raccogliamo in preghiera per confessare la misericordia di Dio, che nella croce del suo Figlio ha riconciliato con sé l’umanità intera. Attraversando la Porta Santa intendiamo esprimere il nostro desiderio di entrare nel mistero pasquale di Cristo: purificati dall’amore che perdona, potremo sperimentare la grazia del Giubileo.

Al canto delle Litanie dei Santi si avvia la processione attraverso la Porta Santa.

2. Ascolto della Parola di Dio

Orazione

O Padre, che hai voluto salvare gli uomini  
con la Croce del Cristo tuo Figlio,  
concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra  
il suo mistero di amore,  
di godere in cielo i frutti della sua redenzione.

Per Cristo nostro Signore.

Prima lettura

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (5,17-21)

Fratelli, se uno è in Cristo, è una creatura nuova; le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. E’ stato Dio infatti a riconciliare con sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto il peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio.

Oppure

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1,15-19)

Fratelli, ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo. E se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio. Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l’argento e l’oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia.

Oppure

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (1,4-8)

Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.

A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.

“Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà; anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto”. Sì, Amen.

Io sono l’Alfa e l’Omega, dice il Signore Dio, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Salmo reponsoriale Salmo 144

R. Loderò per sempre la tua misericordia.

Dio, mio re, voglio esaltarti  
e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.  
Ti voglio benedire ogni giorno,  
lodare il tuo nome in eterno e per sempre.

Paziente e misericordioso è il Signore,  
lento all’ira e ricco di grazia.  
Buono è il Signore verso tutti,  
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

Ti lodino, Signore, tutte le tue opere  
e ti benedicano i tuoi fedeli.  
Dicano la gloria del tuo regno  
e parlino della tua potenza.

Il Signore è vicino a quelli che lo invocano,  
a quanti lo cercano con cuore sincero.  
Appaga il desiderio di quelli che lo temono,  
ascolta il loro grido e li salva.

Vangelo

Dal vangelo secondo Giovanni (15,1-5)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.

Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla.

Oppure

Dal vangelo secondo Luca (4,16-26)

In quel tempo, Gesù si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo, trovò il passo dove era scritto: Lo spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”.

Atto penitenziale comunitario

Fratelli e sorelle, mettiamoci in ginocchio e confessiamo di essere peccatori, bisognosi del perdono di Dio:

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,  
che ho molto peccato  
in pensieri, parole, opere e omissioni,  
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.  
E supplico la beata sempre vergine Maria,  
gli angeli, i santi e voi, fratelli,  
di pregare per me il Signore Dio nostro.

3. Via Crucis

Con cuore penitente ripercorriamo ora, dietro a Gesù, il cammino della via crucis. Questo pio esercizio, sorto tra i pellegrini a Gerusalemme, ci aiuti a prolungare nel nostro animo l’adesione alla passione salvifica del nostro Redentore.

Prima stazione: Gesù è condannato a morte.

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Pilato, presa dell’acqua, si lavò le mani davanti alla folla: “Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!”. E tutto il popolo rispose: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”. Allora, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso (Mt 27,24-26).

Seconda stazione: Gesù è caricato della croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Dice Gesù: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vorrà salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per me, la salverà. Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde o rovina se stesso? (Lc 9, 23-25).

Terza stazione: Gesù cade per la prima volta.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe siamo stati guariti (Is 53,5).

Quarta stazione: Gesù incontra la Madre.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Simeone parlò a Maria, madre di Gesù: “E anche a te una spada trafiggerà l’anima”. Maria serbava tutte queste cose nel suo cuore (Lc 2,34-35.51).

Quinta stazione: Gesù è aiutato da Simone di Cirene.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Mentre conducevano via Gesù, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù (Lc 23,26)

Sesta stazione: Gesù è asciugato in volto dalla Veronica

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Di te ha detto il mio cuore: Cercate il suo volto”; il tuo volto, Signore io cerco. Non nascondermi il tuo volto (Sal 26,8-9a).

Dice Gesù: “Chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre” (Gv 12,45-46).

Settima stazione: Gesù cade per la seconda volta.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Dice Gesù: “Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi, e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero (Mt 11,28-30).

Ottava stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltatosi verso le donne, disse: Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e suoi vostri figli” (Lc 23,27-28).

Nona stazione: Gesù cade per la terza volta.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Voi tutti che passate per via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta. Il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza; il Signore mi ha messo nelle loro mani e non posso rialzarmi (lamentazioni 1,12.14).

Decima stazione: Gesù è spogliato delle vesti.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo (Gv 19,23).

Undicesima stazione: Gesù è inchiodato sulla croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Gesù e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23, 33-34).

Dodicesima stazione: Gesù muore in croce.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Gesù vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. Dopo questo disse: “Ho sete”. Ricevuto l’aceto, Gesù disse: Tutto è compiuto!”. E chinato il capo, spirò (Gv 19, 26-30).

Tredicesima stazione: Gesù è deposto dalla croce e consegnato alla madre.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Venuti da Gesù e vedendo che era già morto, i soldati non gli spezzarono le gambe, ma uno di loro gli colpì il costato con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua. Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatea chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù (Gv 19, 33-34.38).

Quattordicesima stazione: Gesù è sepolto.

Ti adoriamo o Cristo e ti benediciamo,  
Perché con la tua croce, hai redento il mondo.

Giuseppe d’Arimatea, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Magdala e l’altra Maria (Mt 27,59-61).

Orazione

Si compia in ogni luogo, o Padre,  
con la predicazione del vangelo,  
la salvezza acquistata dal sacrificio del Cristo,  
e la moltitudine dei tuoi figli adottivi  
ottenga da lui, parola di verità,  
la vita nuova promessa a tutti gli uomini.  
Per Cristo nostro Signore.

Benedizione e congedo

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