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Temi del Giubileo Ecumenismo
Il dialogo riprende dalla testimonianza di Giovanni Hus Dario Busolini
Ludienza in Vaticano del Santo Padre e la successiva visita del Presidente della Repubblica Ceca Václav Havel allAteneo Lateranense, hanno concluso le sessioni scentifiche del Convegno internazionale su Giovanni Hus, organizzato a Roma dal Comitato Centrale del Giubileo e dalla Conferenza Episcopale Ceca in collaborazione con lAccademia delle Scienze della Repubblica Ceca e lUniversità di Praga. Nel discorso ai partecipanti al Convegno Giovanni Paolo II ha espresso il suo «profondo rammarico» per la condanna al rogo, nel 1415, di questo sacerdote e riformatore boemo, unito però alla speranza che limportante processo di ricomprensione storica e teologica di Hus (avviato durante la sua prima visita a Praga) possa guidare il cammino della storia del popolo ceco «verso la ritrovata unità di tutti i cristiani». Il Papa ha spiegato che «la verità può rivelarsi scomoda quando ci chiede di abbandonare i nostri radicati pregiudizi e stereotipi
tuttavia, la verità che ci rende liberi dallerrore è anche la verità che ci fa liberi per amare
Il vostro lavoro sta a significare che una figura come quella di Jan Hus, che è stata un grande punto di contesa nel passato, può ora diventare un soggetto di dialogo, di confronto e di approfondimento in comune». Questo concetto è stato ripreso dal Presidente Havel, che nel suo intervento ha enfatizzato lattualità del messaggio di Hus: «lardente, intrinseco attaccamento di Hus alla verità, alla fedele aderenza alla verità nella più profonda armonia con le azioni della vita di ogni giorno continua ad essere, malgrado le trasformazioni prodotte dai secoli e le parziali vedute filosofiche e teologiche, uno stimolo permanente per leredità spirituale del nostro popolo. Oggi, anzi, nel momento in cui ci troviamo allinizio del nuovo millennio, esso assume uno speciale significato a causa del generale bisogno di profonda trasformazione della nostra mentalità e della nostra condotta
Tutto indica che il grande contributo di Jan Hus alla storia dEuropa è quello del principio di responsabilità individuale. La verità, per lui, non era una semplice parte di informazione, liberamente trasferibile, ma unattitudine della vita, un dovere ed un diritto. In questo modo, egli guardava lemergere di una nuova e cruciale qualità sociale, quella legata ad ogni concreto ed unico essere umano ed alla sua responsabilità ancorata al trascendente. Quella qualità, cioè, che dovrebbe essere riconosciuta dallintera civiltà moderna e sulla quale dovrebbe poggiare lintera nostra civilizzazione, a meno che questultima non voglia finir male». In riconoscimento del valore culturale e sociale del Convegno su Giovanni Hus, il Presidente ceco ha consegnato al Presidente e al Segretario del Comitato Centrale del Grande Giubileo dellAnno 2000, Cardinale Roger Etchegaray e Mons. Crescenzio Sepe, la Medaglia doro dellUniversità Carlo IV di Praga. Rispondendo al saluto di Havel, il Cardinale Etchegaray ha ricordato il suo impegno non violento di drammaturgo impegnato in politica per la libertà e la democrazia: «la Sua lotta per la difesa della libertà e della verità, quella degli eredi di Comenius e di Masaryk, conserva ovunque nel mondo una pressante attualità. Essa assume, ai nostri occhi, un valore ecumenico, perché integra in una vivente unità tutte le dimensioni di unumanità che attinge la sua dignità e perennità dalle sorgenti divine, che non cessano di donarle sostanza e sussistenza». Commentando, poi, lo svolgimento del Convegno, il Cardinale ha sottolineato che questo «costituisce quasi una Charta 99 di sussulto e di protesta della fede cristiana in una società dove luomo si sente tanto più escluso quanto più viene marginalizzato Dio. Possano tutti i discepoli del Vangelo che Jan Hus predicava nella Cappella praghese di Bethlem testimoniare insieme che, secondo le parole del Papa Giovanni Paolo II, nellincontro con Cristo ogni uomo scopre il mistero della propria vita
Egli è il vero criterio per giudicare ogni progetto che tenda a rendere più umana la vita delluomo». |