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IL GIUBILEO NEL MONDO
Africa

BURUNDI
Centenario dell'Evangelizzazione

Il 22 novembre 1997, solennità di Cristo Re, la Chiesa cattolica del Burundi ha avviato le celebrazioni giubilari per la commemorazione del primo centenario dell'evangelizzazione del Paese. In un messaggio rivolto ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose e a tutti i fedeli del Paese, i Vescovi ricordano che la preparazione del Grande Giubileo del 2000 coincide con la memoria di questo avvenimento storico, ma avviene «in un momento di grandi difficoltà e di crisi senza precedenti. Molti nostri concittadini, dicono i Vescovi, non vedono via d'uscita a questa crisi; alcuni sono scoraggiati e disperati a causa della miseria e della scomparsa dei loro cari; altri non vedono da dove potrà venire la salvezza. Molti hanno paura; altri, colpiti dalle disgrazie, non hanno più fiducia in nessuno».

Dopo aver invitato i fedeli a vincere lo scoraggiamento, i Vescovi invitano a guardare al futuro con serenità, ricordando che «Cristo ha sconfitto la morte e dona la vita a tutti coloro che credono in Lui». Avendo riposto la nostra speranza nel Dio vivente, aggiungono i Vescovi, «restiamo uniti a Dio e fra di noi, in modo che questo anno giubilare sia l'occasione di un soffio nuovo per la nostra Chiesa e il nostro Paese». Dopo aver ricordato i benefici effetti dell'evangelizzazione in Burundi, quali una migliore conoscenza di Dio, più fraterni rapporti fra gli uomini, vocazioni sacerdotali, pace e fraternità, i Vescovi si soffermano sugli ostacoli che ancora incontra la parola di Dio nel Paese. «Vi sono, scrivono fra l'altro, cristiani che volontariamente fanno parte di gruppi armati, che uccidono e commettono ogni genere di atti di violenza; cristiani che hanno distrutto le case e saccheggiato i beni altrui, cristiani che hanno diffuso voci calunniose, provocando odi e massacri. E ci sono molti altri crimini commessi da burundesi che si dichiarano cristiani». Per contrastare questa triste realtà, i Vescovi esortano a costruire il futuro del Paese «nella pace e nella concordia, attraverso i diversi cambiamenti che il Burundi ha conosciuto e continua a conoscere», e collegando la dottrina cristiana alle tradizioni culturali locali.

Cento anni sono un periodo breve nella vita della Chiesa, e «la parola di Dio è sempre nuova e attuale», scrivono i Vescovi, che si impegnano a guidare i fedeli nel corso dell'anno giubilare per progredire tutti insieme nella fedeltà agli impegni cristiani, soprattutto in tre campi: preghiera e ascolto della parola di Dio, rafforzamento dello spirito fraterno e della solidarietà, sviluppo delle iniziative della Chiesa per la ricostruzione del Paese su basi nuove.

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