Pubblicata l'edizione polacca di Tertium Millennium - Dominik Morawski
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IL GIUBILEO NEL MONDO
Europa

PUBBLICATA L'EDIZIONE POLACCA DI TERTIUM MILLENNIUM
Dominik Morawski

Il n.1 del trimestrale Trzecie Tysiaclecie (Terzo Millennio), ottobre - dicembre 1997, dedicato ai preparativi in Polonia per le celebrazioni del Grande Giubileo dell'Anno 2000, riproduce sulla copertina il Logo del Giubileo e raccoglie i testi riguardanti la Chiesa universale e polacca in questo scorcio di secolo. Nella prefazione l'Arcivescovo Henryk Muzynsky, vicepresidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Grande Giubileo, scrive: «La specificità polacca consiste nel doppio giubileo, perché con la fine del secondo millennio della cristianità stiamo vivendo anche il millennio della missione di S. Adalberto e del suo martirio... offrendo al lettore la versione polacca del bollettino Tertium Millennium il Comitato Nazionale del Grande Giubileo e la Casa Editrice di S.Giacinto (di Katowice in Alta Slesia) desideriamo sottolineare che, in primo luogo, si tratta di un'opera di evangelizzazione che aiuta a riscoprire e conoscere gli orizzonti della fede alle soglie del terzo millennio».

Nella prima parte della rivista, oltre alle traduzioni dell'articolo del cardinale Etchegaray, ripreso dal Tertium Millennium e dall'intervista del cardinale J. Ratzinger, rilasciata all'agenzia tedesca KNA, troviamo un resoconto, firmato da S.E. Mons. Muszynsky, dell'incontro dei delegati delle Conferenze Episcopali Nazionali con il Comitato Centrale del Grande Giubileo, in cui viene posta in risalto la via verso l'unità in conformità con il principale punto di riferimento della Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente, in quanto programma per la Chiesa di fronte al Grande Giubileo.

Nella parte relativa alla Chiesa in Polonia, il programma pastorale vero e proprio in vista del Grande Giubileo, a cura di mons. Damian Zimon, arcivescovo di Katowice, presenta le linee-guida, incentrate sull'auspicato «rinvigorimento della fede e della testimonianza cristiana». Il programma, ispirato dalla «nuova evangelizzazione» indicata dal Papa, sulla scia del suo quinto pellegrinaggio nel Paese natale (fra maggio e giugno dello scorso anno), punta sul rinnovato ed approfondito approccio verso il mistero della Chiesa e la riflessione sull'uso corretto della libertà riconquistata. In un colloquio il prof. Stanislaw Nagy, noto teologo, paragona la ricezione della Tertio Millennio Adveniente in Italia e in Polonia.

Nell'inchiesta, invece, dal titolo «Interrogativi sulla Fede», fra esponenti del clero e del laicato, alcune risposte non nascondono che esiste la necessità di affrontare e superare varie debolezze della realtà vigente che richiedono «un costante processo di conversione». Particolarmente incisiva appare la risposta data da Marcin Przeciszewski, direttore dell'Agenzia Cattolica d'Informazione (KAI), che avverte: «Il carattere di massa della religiosità dei polacchi non può essere motivo di trionfalismo, dato che le ricerche scientifiche indicano una inquietante divergenza fra la dichiarata appartenenza religiosa e la cosiddetta religiosità quotidiana». Donde un'ulteriore conferma della fondatezza delle esortazioni di Giovanni Paolo II - osserva Przeciszewski - per avviare l'opera di nuova evangelizzazione.

Particolarmente significativa è senz'altro l'intervista con padre Maciej Zieba O.P., direttore dell'Istituto Tertio Millennio di Cracovia, creato due anni fa. Egli spiega che lo scopo del nuovo centro è soprattutto educativo, attraverso pubblicazione di libri e di cassette, organizzazione di simposi e di scuole d'inverno per gli studenti e seminaristi, onde poter dare un aiuto ai preparativi in vista del giubileo. Mentre il II numero del trimestrale Trzecie Tysiaclecie è in fase di preparazione abbiamo potuto prendere conoscenza della relazione sull'attività, finora svolta dal Comitato Nazionale per il Grande Giubileo, in cui vengono elencate le iniziative sia a livello centrale che diocesano. Il testo fa riferimento ai lavori del Sinodo plenario dei vescovi, ampliati in seguito ai preparativi per il Grande Giubileo. Nel 1996 è iniziato il ciclo triennale di preparazione in conformità con le indicazioni del Santo Padre. Nel rispettivo programma, nella sua dimensione triplice - teologica, pastorale e mariologica - è stata inclusa anche la ulteriore peregrinazione della copia della Madonna di Jasna Gora. La lista delle iniziative sul piano diocesano, invece, include l'attività svolta dall'Istituto «Tertio Millennio» di Cracovia, fondato con «l'obiettivo di creare un gruppo di politici, esponenti di cultura e di media, attratti dall'idea stessa del Grande Giubileo ed in generale dal magistero pontificio». Si apprende inoltre dell'esistenza di un simile Istituto a Lublino dedicato alla gioventù. In alcune diocesi l'indicazione più importante riguarda un nuovo ritorno alla Bibbia e intanto nell'arcidiocesi di Ktowice è stato diffuso il documento sul «Presbiterio della Chiesa Cattolica in prospettiva dell'anno 2000» che contiene l'esame della condizione del locale clero. Il programma, invece, dell'arcidiocesi di Gniezno - sede del metropolita Henryk Muszynsky - è diviso per ogni anno del ciclo triennale di preparativi nelle parti seguenti: l'insegnamento, il culto consacrato (p.es. approfondimento della devozione mariana), la testimonianza di fede con l'animazione della pastorale di carità e il «votum» millenario con la consacrazione di nuove chiese e la consegna della casa di assistenza di S.Adalberto. Nella stessa arcidiocesi sono state organizzate molte iniziative all'insegna del proprio giubileo: simposi scientifici, mostre, spettacoli, attività musicali.

Per concludere questa descrizione dei preparativi in corso, indette in Polonia dal Comitato per il Grande Giubileo, riportiamo un brano dell'intervento del padre M. Zieba O.P.: «Il grande compito degli uomini della Chiesa, teologi, clero parrocchiale, esponenti della cultura e dei media, consiste nell'utilizzare l'energia sprigionata dall'insegnamento di Giovanni Paolo II. Lo Spirito Santo non permette mai di cedere al pessimismo e perciò, con accortezza, ma con ottimismo guardo all'avvenire, quando la Chiesa, rafforzata e unificata, grazie a questo grande pontificato, entrerà nel nuovo millennio».

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