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Il Giubileo degli Olivetani

Nicola Nicoletti

Un lavoro di intensa preparazione al Grande Giubileo del 2000 ha accompagnato la comunità religiosa dei monaci olivetani. I tre anni di studio della congregazione benedettina per il Giubielo, sono stati supportati dalle lettere inviate in occasione della Pasqua e del Natale, dall’Abate Generale, Michelangelo Maria Tiribilli, a tutti i religiosi. In questa modo le riflessioni di Giovanni Paolo II sulla Lettera Apostolica Tertio Millennio Adveniente, sono state trasmesse a tutta la famiglia monastica. La Lettera, come ha dichiarato padre Tiribilli, ha ‘illuminato’ anche il Giubileo per i 650 anni dalla morte del fondatore, il beato Bernardo Tolomei. E’ stato proprio il Santo Padre a scrivere alla congregazione Benedettina Olivetana: “La figura luminosa del beato Bernardo, creatore di “scuole del servizio di Dio” (Regula Benedictina) è un esempio singolare della presenza e dell’azione dello Spirito Santo, - afferma il Papa - fonte della molteplice varietà dei carismi di cui vive la Sposa di Cristo”. I ritiri spirtuali dei monaci nel 2000, hanno preso impulso dalla Bolla di indizione Incarnationis Mysterium. Il tema adottato per le riflessioni,“Il Giubileo del 2000 quale grande esperienza interiore del vivere”, ha posto in risalto il discorso della conversione e della penitenza come momenti fondamentali per avvicinarsi al messaggio evangelico e l’amicizia con Dio, il tempo giubilare vissuto come introduzione alla pedagogia divina della salvezza. La riflessione  sulle tematiche dei tre anni di preparazione, si è estesa anche nella lettura a mensa, nell’ambito della quale sono stati considerati i 365 pensieri al giorno rispettivamente sul Figlio, sullo Spirito Santo e sul Padre. Vanno ricordati i momenti culturali e formativi, tra cui l’incontro di Monte Oliveto tenuto nel 1996 ed il Convegno a carattere europeo promosso dal Centro Storico Benedettino Italiano. Non è mancato un segno concreto come la ristrutturazione della foresteria monastica per l’accoglienza dei pellegrini del Giubileo. Nella notte fra il 31 dicembre 1999 e l’1 gennaio 2000 si è tenuta una veglia di preghiera. Il 5 febbraio sarà solennemente celebrato il Giubileo della Comunità di Monte Oliveto Maggiore.  L’8 marzo, mercoledì delle Ceneri, è in programma una celebrazione comunitaria di perdono come suggerisce la T.M.A. Il 2 aprile è fissato il pellegrinaggio e Giubileo  delle parrocchie della Diocesi di Monte Oliveto alla chiesa abbaziale,  sede dell’Abbazia territoriale. Un momento sicuramente rilevante per la congregazione benedettina sarà il pellegrinaggio del 20 maggio a Roma, nella basilica di san Giovanni in Laterano e al Divino Amore. La famiglia olivetana  si ritroverà per celebrare la solennità liturgica  del Fondatore della congregazione. Alla Messa saranno presenti i monaci che celebrano il proprio giubileo monastico o sacerdotale. Nella solennità della natività della Vergine Maria, 8 settembre, si terrà il Giubileo  per il Cenacolo Olivetano. I santuari olivetani nel mondo saranno poi punti di riferimento per il cammino giubilare  delle rispettive Chiese locali. Il cammino continua anche nelle comunità che si trovano in Brasile a San Antonio di Riberao Preto e di San Bernardo Tololei in Guatemala.

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