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Notiziario

In Scozia Giubileo nello stadio

Il più importante raduno giubilare della Chiesa cattolica scozzese non si terrà in una cattedrale, ma nello stadio di Livingston, teatro di una grande veglia di Pente-coste, il prossimo 10 giugno 2000, cui interverranno circa 10.000 persone provenienti da tutta la Scozia. L’incontro sarà aperto dai giovani e prevederà momenti di musica e danza, ai quali seguiranno proiezioni di video sull’attività della Chiesa cattolica nelle varie parti del mon-do, per concludere poi con una Messa concelebrata da tutti i membri della Conferenza Episcopale Scozzese e da sacerdoti delle loro diocesi. Il responsabile del Comitato organizzativo dell’evento è il vescovo di Dunkeld Vincent Logan che spiega così il significato giubilare di questa celebrazione: “Il tema della giornata è ‘Gesù Cristo, Ieri, Oggi e Sempre’. Lo abbiamo scelto perché vogliamo essere consapevoli del ricco patrimonio di fede che è stato tramandato fino a noi… e, nel contempo, guardiare in avanti, al nuovo millennio con tutti i cambiamenti che esso tiene in serbo per noi, per non venir meno al dovere di trasmettere a nostra volta, a co-loro che verranno dopo di noi, la nostra fede in Gesù Cristo e il no-stro amore per la Sua Chiesa”.

Stati Uniti: impegno per la giustizia

Nella lettera apostolica Tertio Millennio Adveniente il San-to Padre definisce l’impegno in favore della giustizia e della pace un “aspetto qualificante della preparazione e della celebrazione del Giubileo” (n. 51). Per questo la Chiesa degli Stati Uniti ha voluto cominciare l’Anno Santo sotto il segno di questi valori, dedicando una delle prime giornate del suo calendario giubilare nazionale, quella di domenica 16 gennaio, alla celebrazione del “Giubileo per la Pace e la Giustizia”. L’iniziativa, partita dalla Confe-renza Episcopale degli Stati Uniti, consisteva nella proposta, fatta ai fedeli durante la Messa o negli in-contri di formazione, di firmare un breve documento, chiamato “Pro-messa del Giubileo” (Jubilee Pled-ge) in cui ciascuno dei firmatari, nell’atto di dichiararsi pubblicamente “discepolo di Gesù nel nuo-vo millennio”, ha preso l’impegno di pregare regolarmente per una maggiore giustizia e pace nel mon-do, approfondire la dottrina sociale cattolica, superare i confini di razza e di genere che ancora dividono il Paese, comportarsi onestamente nella vita pubblica e privata, dedicare parte del proprio tempo e delle proprie risorse ai poveri e ai bisognosi, sostenere le politiche in fa-vore della vita, della dignità umana, dell’ambiente e della pace, incoraggiare il prossimo a fare altrettanto. Come affermano i vescovi americani, questa “promessa” vuol essere una “opportunità per i cattolici tesa a riconfermare il loro impegno a servire i poveri e lavorare per la giustizia e la pace nel nuovo millennio… I cattolici degli Stati Uniti sono incoraggiati a prendere la “promessa” come segno del loro impegno a rispondere alla chiamata di Gesù ad amare il tuo prossimo come te stesso. Ma i cattolici non sono solamente chiamati a fare questa promessa, ma soprattutto a trovare modi per agire secondo i suoi contenuti, rafforzare il loro coinvolgimento nel servizio ai bisognosi e lavorare per la giustizia e la pace in patria e all’estero”. Per questo la Chiesa statunitense non ha voluto celebrare il Giubileo per la Pace e la Giustizia con “nuovi programmi” o forme di “mandato” che potessero correre il rischio di restare sulla carta, ma si è cercato uno strumento più semplice e diretto, in grado di stimolare di persona ciascun credente e lasciare ad ogni diocesi e comunità parrocchiale la massima libertà di tornare sui temi della “promessa” in altre giornate, celebrazioni od incontri come il “Giubileo per la Giustizia” che si terrà in luglio a Los Angeles. 

Molise: un pellegrinaggio per immagini

In Italia l’arte, la storia e la spiritualità si intrecciano in modo talmente vario che persino un territorio relativamente piccolo fi-nisce col racchiudere una pluralità di testimonianze di fede, tutte u-gualmente degne di essere conosciute, valorizzate e visitate. Ne abbiamo un esempio dal Molise, una delle nostre regioni meno estese - tanto da contare appena quattro diocesi – eppure ricchissima di mo-numenti religiosi. Descritti in dodici schede, illustrate a colori, ciascuna corrispondente ad un diverso itinerario. Redatte da Elia Rubino, raccontano le vicende delle cattedrali della regione, antiche e mo-derne, le tracce dei culti dei primitivi abitatori del Molise e quelle lasciate dai primi missionari cristiani, la rete delle abbazie fondate dai discepoli di San Benedetto e i conventi costruiti dagli ordini mendicanti, gli eremi, i santuari e le chiese rupestri, ed i tanti templi consacrati al culto di Maria.

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