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  Il testo-base del Congresso

Redatto dal comitato locale della diocesi di Roma, pubblicato in data 8 settembre 1998, il testo-base, come sottolinea il termine, intende fornire una base per ulteriori sviluppi e approfondimenti (catechesi ed incontri: parrocchie, gruppi, movimenti, comunità religiose) in vista di una fruttuosa partecipazione al Congresso Eucaristico Internazionale. Gesù non dà un consiglio ai discepoli, ma un comando preciso: è dunque per obbedire al volere di Cristo che la Chiesa celebra l’Eucaristia. “Fate questo in memoria di me”: che cosa significa? Che cosa implica? Il testo base evidenzia tre aspetti. Obbedire al comando di Gesù è fare memoria liturgico-rituale del suo sacrificio: attraverso le parole e i gesti compiuti dal sacerdote, che presiede l’assemblea in nome di Cristo, si rende realmente presente e operante la Pasqua di Gesù. Non si ripete il sacrificio della Croce, come non si ripetono gli altri eventi storici di Gesù di cui si fa memoriale, ma questi misteri della vita del Signore si attualizzano, ora qui per noi, nell’azione sacramentale. Obbedire al comando di Gesù significa fare memoria ecclesiale del suo volere: l’Eucaristia non è un fatto privato, ma tocca tutta la Chiesa; è sempre azione della Chiesa, anche se coinvolge la singola persona, ed è ordinata alla costruzione della Chiesa. E’ un fare insieme come Chiesa! E non come singoli: Gesù ha detto fate!, ossia vuole un’azione comunitaria. Infine, obbedire al comando di Gesù implica fare memoria vissuta del suo dono, sull’esempio che egli ci ha dato nell’ora suprema: mentre i vangeli sinottici narrano la cena pasquale di Gesù con gli apostoli, san Giovanni pone in un tale contesto il gesto della lavanda dei piedi: è l’esempio del Maestro dato ai discepoli perché facciano altrettanto. Così, il comando fate questo in memoria di me (ossia l’azione rituale-sacramentale) è strettamente congiunto con il comandamento nuovo, dato ugualmente da Gesù mentre era a tavola con loro: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io facciate anche voi”.

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