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Il Congresso Eucaristico Internazionale
Nel Pane eucaristico lÂincontro con il Volto di Cristo Card. Fiorenzo Angelini
LÂIstituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo fu fondato il 25 marzo 1997, lÂanno che, per volontà del Santo Padre Giovanni Paolo II, tutta la Chiesa - allÂinizio della fase preparatoria alla celebrazione del grande Giubileo dellÂanno 2000 -, dedicava alla Âriflessione su Cristo, Verbo del Padre, fattosi uomo per opera dello Spirito Santo (Tertio Millennio Adveniente - TMA, 40). Contestualmente il Santo Padre annunciava che Âessendo Cristo lÂunica via di accesso al Padre, per sottolineare la presenza viva e salvifica nella Chiesa e nel mondoÂ, sarebbe stato celebrato, a Roma, nel corso del Giubileo, il Congresso Eucaristico internazionaleÂ. E aggiungeva: ÂIl Duemila sarà un anno intensamente eucaristico: nel Sacramento dellÂEucaristia il Salvatore, incarnatosi nel grembo di Maria venti secoli fa, continua ad offrirsi allÂumanità come sorgente di vita divina (TMA 55). Nella Bolla di Indizione del Giubileo Incarnationis mysterium, dopo aver precisato che ÂGesù rivela il Volto del Padre (n. 3), il Santo Padre ritornava sul tema dellÂEucaristia affermando che nelle specie del Pane e del Vino consacrati ÂCristo, vivo e vero, continua la sua presenza tra noi (n. 11). Non una presenza simbolica, ma una presenza reale, poiché nel sacramento dellÂEucaristia è Âcontenuto veramente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, con lÂanima e la divinità, quindi, il Cristo tutto intero (Concilio di Trento). Maturò così, da parte dellÂIstituto Internazionale di Ricerca sul Volto di Cristo, lÂidea di organizzare, nel contesto e nel clima del Congresso Eucaristico internazionale, il nostro IV Congresso sul Volto dei Volti Cristo, dedicandolo al tema: lÂEucaristia e il Volto di Cristo. Il rapporto, infatti, tra lÂEucaristia - come sacrificio e come sacramento - con il Volto di Cristo rinvia innanzitutto, nelle testimonianze della letteratura e dellÂarte, ai testi biblici che richiamano la sua istituzione e, particolarmente, al discorso di Gesù sul Pane della vita (Gv VI), allÂUltima Cena (Gv 13, 12-30 e parall.), allÂepisodio di Emmaus (Lc 24,13-35) e ai numerosi testi, soprattutto 1 Cor XI, che offrono le basi della riflessione teologica sullÂEucaristia. Perciò il programma di questo IV Congresso internazionale promosso dal nostro Istituto è stato articolato secondo questa quadruplice prospettiva: Il Pane della vita, lÂUltima Cena, Emmaus, Cibarsi di Cristo. Le ventisei lezioni dedicate ai suddetti temi mirano ad approfondire i connotati dellÂumanità di Gesù nel mistero della sua presenza reale eucaristica, poiché la Chiesa - come leggiamo nella Bolla di Indizione del Grande Giubileo del Duemila Incarnationis mysterium - Âannunciando Gesù di Nazareth, vero Dio e uomo perfetto, apre davanti a ogni essere umano la prospettiva di essere Âdivinizzato e così diventare più uomo (n.2; cfr Gaudium et spes, 41). Peraltro, le finalità spirituali del Grande Giubileo potranno essere perseguite e raggiunte soltanto se la vita cristiana troverà nellÂEucaristia il farmaco per risanare le umane debolezze e il cibo che assicura la comunione con Dio, in Cristo, Pane della vita. LÂEucaristia costituisce lo spazio e il luogo in cui, più che in ogni altro della vita e della pietà cristiana, ci avviciniamo al Cristo che camminava, predicava e guariva per le strade della Palestina. Ogni volta, infatti, che viene celebrato il mistero eucaristico Âsi effettua lÂopera della redenzione (Lumen gentíum, 3) e noi spezziamo ÂlÂunico pane che è farmaco di immortalità, antidoto contro la morte, alimento dellÂeterna vita in Gesù CristoÂ(Ignazio di Antiochia, Agli Efesini 20,2). Solo nellÂEucaristia, il Cristo incarnato è veramente accanto a noi, poiché entra in noi, secondo la sua promessa: ÂChi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eternaÂ
dimora in me ed io in lui (Gv 6,54.56). San Paolo sembra richiamarsi direttamente al Volto di Cristo, quando ammonisce: ÂChiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore. Ciascuno pertanto esamini se stesso, e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna (1 Cor 11,27-29). Non si riconosce alcuno, se non si riconosce il suo volto. Il Concilio, nella sua costituzione sulla Chiesa, ci ricorda: ÂTutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo nostra Pasqua... Come lÂinsieme della vita cristiana, la vita morale trova la propria fonte e il proprio culmine nel sacrificio eucaristico (Lumen gentium, 11.14). Perciò il Papa, tra i compiti del Giubileo in corso, ha posto anche quello di un serio esame dì coscienza sulla Âricezione del Concilio che dovrà esprimersi Ânel rinnovato impegno di applicazione, per quanto possibile fedele, dellÂinsegnamento del Vaticano II alla vita di ciascuno e di tutta la Chiesa (Tertio Millennio Adveníente, 20). In realtà, nella fede e nellÂamore allÂEucaristia è la verifica più solida della nostra testimonianza cristiana. Una sola volta gli stessi discepoli più fedeli a Gesù sembrarono esitare nel seguirlo; fu quando il Signore parlò del ÂPane della vitaÂ. Il linguaggio del Maestro sembrava troppo arduo, ma Pietro vinse ogni resistenza, rispondendo a Gesù che aveva chiesto se anche loro volessero abbandonarlo: ÂE dove andremo noi? Tu solo hai parole di vita eterna. E noi abbiamo creduto e conosciuto che sei il Santo di Dio (Gv 6,68-69). Celebrando lÂEucaristia noi viviamo nellÂattesa Âche si compia la beata speranza e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo (cf Tt 2,13); e nella preghiera eucaristica chiediamo Mi ritrovarci insieme a godere della tua gloria quando, asciugata ogni lacrima, i nostri occhi vedranmno il Tuo Volto e noi saremo simili a te, e canteremo per sempre la tua lode in Cristo, nostro Signore (Messale Romano, preghiera eucaristica). Le lezioni che studiosi ed esperti di grande rilevanza dedicano, in questo Congresso, al rapporto tra Eucaristia e Volto dì Cristo spaziano dalla Sacra Scrittura alla patristica, dalla teologia alla mistica, dalle esperienze dei santi allÂarte. LÂelaborazione dei temi delle lezioni da tenersi e la ricerca iconografica - lÂuna e le altre faranno parte del IV volume di dottrina e di arte dedicato a Il Volto dei Volti si sono rivelate ricche di conferme persino inattese. Assai più di quanto si pensi, la riflessione teologica, le testimonianze mistiche, lÂarte cristiana si sono soffermate sul rapporto tra Eucaristia e Volto di Cristo. NellÂEucaristia lÂincontro con il Volto del Signore è quanto il nostro cuore maggiormente desidera, secondo lÂantica preghiera: ÂCercherò, Signore, il Tuo VoltoÂ. |