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Pentecoste nel segno del dialogo interreligioso Laura Galimberti
Lanno giubilare riserva, per la prossima domenica di Pentecoste (11 giugno), una giornata di profonda preghiera dedicata ancora una volta alla collaborazione tra le diverse religioni. Il tema suggerito è: Giornata di riflessione e di preghiera sui doveri dei cattolici verso gli altri uomini: annuncio di Cristo, testimonianza e dialogo. Perché tale scelta? La Pentecoste celebra la nascita della Chiesa e la chiamata ad essere testimoni del Vangelo in mezzo a tutti i popoli. Essa è segno e strumento, per le nazioni, della comunione con Dio e dellunità del genere umano. Il suo ruolo quindi non è confinato ai suoi membri, ma si estende allintera umanità. Pentecoste è il segno del superamento di Babele, e che larmonia è realmente possibile. Lo Spirito Santo, diceva Paolo VI è lagente e il termine dellevangelizzazione: egli solo suscita la nuova creazione, lumanità nuova a cui levangelizzazione deve mirare. La Pentecoste del 2000 offre a tutti i cristiani unoccasione per interrogarsi su come hanno seguito concretamente la sua guida e testimoniato il Vangelo, fatto conoscere il nome di Gesù Cristo a tutti i popoli, qualsiasi sia la religione a cui appartengono, così che essi possano liberamente ascoltare e rispondere. Numerosi a questo proposito gli spunti offerti dal Comitato Centrale pubblicati nel libro Benedetto il Signore nei secoli contenente celebrazioni e preghiere per lAnno Santo, edito dalla San Paolo. Vi sono riportati alcuni suggerimenti per la riflessione, il formulario per la preghiera universale, alcuni spunti per la meditazione e la preghiera e il testo sulla dimensione interreligiosa del Giubileo a cura del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso. Una Pentecoste che continua dal cenacolo ad oggi con la consapevolezza del dovere di portare a tutti il messaggio evangelico. Tante le vie della missione: rendere testimonianza al Cristo attraverso la preghiera, lamore di Dio e del prossimo, il perdono delle offese, la gratuità nel donarsi e lapertura agli altri, anche se diversi; annunciare la Buona Novella con fede e gioia, rispettando pienamente la dignità e la libertà dellaltro, cercando la convergenza e la reciproca comprensione con tutti quegli altri modi di agire e di vivere, che differiscono da quanto essa crede e propone, promuovendo lo sviluppo della persona umana, al di là dellappartenenza religiosa. Tutte le comunità cristiane sono esortate ad organizzare incontri specifici sul tema e a dedicare attenzione ad esso durante i tradizionali incontri di catechesi settimanale, per favorire la conoscenza delle diverse religioni e la sensibilizzazione per una sapiente collaborazione. Questi alcuni degli spunti indicati: Lo spirito origine della Missione (Gv 20, 19-23), guida e Missione (At 10, 34-38), sempre allopera (Sap 7,21-8,1), domanda testimonianza (Gv 15,9-17,27), opera per una vera libertà (Rm 8,18-30 conduce al dialogo (Fil 4,4-9), domanda la proclamazione della Buona Novella (At 2,1-11). I testi sono stati pubblicati anche negli U.S.A. a cura del Segretariato per il Grande Giubileo del 2000, raccolti nel libro Blessed be God Forever Vol. II Lent-Pentecost. |