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Il Giubileo dei Migranti

Incontro fra culture

Nicola Nicoletti

Una grande rappresentanza della “mobilità umana”, circa 40mila fedeli si sono ritrovati dall’1 al 3 giugno a Roma per partecipare al Giubileo dei Migranti e degli Itineranti. E’ stato il pellegrinaggio dell’”umanità viaggiante”, di coloro che, a causa delle ragioni più diverse come lo studio, il lavoro, il turismo, ma anche di coloro che sono stati costretti ad abbandonare la propria terra a causa della razza, della religione, delle opinioni politiche. Tanti i gruppi che hanno partecipato al sacramento della Riconciliazione, ognuno in una Chiesa diversa e con una Catechesi specifica. Venerdì 2 giugno tutti i gruppi hanno partecipato insieme alla Santa Messa celebrata dal Papa in Piazza San Pietro.

Il Giubileo dei nomadi

Sono giunti numerosi e si sono riuniti nella Chiesa Nuova: circa 700 tra Rom e Sinti provenienti da tutta Europa. Quasi 300 zingari sono partiti dai Paesi dell’Europa dell’Est e 400 dall’Ovest. I Rom, i Sinti italiani e belgi e i Manouches francesi sono arrivati con le loro roulottes. Giovedì 1 giugno si sono radunati nella Chiesa Nuova per partecipare alla riflessione penitenziale. Il coro dei bambini ha animato la celebrazione.

Il Giubileo del mare

L’umanità itinerante comprende anche il mondo dei marittimi, 2milioni di persone che lavorano in alto mare ed oltre 30 milioni che pescano lungo le coste. Gli uomini di mare hanno celebrato il loro Giubileo con una navigazione che, partita dalla Terra Santa, è giunta a Fiumicino il 31 maggio. Venerdì 2 tutti i partecipanti alla giornata giubilare hanno incontrato il Santo Padre nella Celebrazione Eucaristica.

Giubileo degli operatori del Turismo e dei Pellegrinaggi

Giovedì 1 giugno Mons. Salvatore Boccaccio ha presieduto la celebrazione della Riconciliazione nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. La cerimonia si è aperta con delle testimonianze dei responsabili del mondo del turismo. E’ stato letto l’«Impegno etico per l’accoglienza dei pellegrini e visitatori a Roma» a cura del Vicariato di Roma. Venerdì 2 giugno i rappresentanti della categoria hanno offerto al Santo Padre un contributo economico da destinare ai fratelli più bisognosi.

I Rifugiati

Nel mondo i rifugiati sono 22.376.300. La maggior parte sono donne e bambini che vivono nei paesi di confine con il loro. Africa e Asia ne ospitano oltre 14 milioni; l’Unione Europea 366mila. I migranti sono 119 milioni, di cui il 44% nei paesi industrializzati e il 56% in quelli in via di sviluppo. Nella distribuzione per continenti in Africa la loro presenza si registra intorno ai 15 milioni, in Asia 43 milioni, Europa 25 milioni, America Latina 7 milioni, America del Nord 24 milioni, Oceania 5 milioni. Afghanistan, Iraq, Burundi, Sierra Leone, Sudan, Somalia e Bosnia-Erzegovina sono i paesi di origine della maggior parte dei rifugiati. La mappa dei paesi ospitanti vede prevalere in maniera evidente i paesi del Sud del mondo, paesi dove il livello di vita è sicuramente più difficile e insicuro che altrove. Quasi una persona su 120 al mondo è un rifugiato o uno sradicato, un fratello a cui la Chiesa non manca di far sentire la sua presenza ed il suo aiuto.
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