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Dossier – L’accoglienza giubilare

I volti e i segni di accoglienza per i pellegrini del Giubileo
+ Francisco José Cox Hunneeus

Il Grande Giubileo dell’Anno 2000 è stato proclamato per tutta la Chiesa. In ogni Diocesi del mondo la Chiesa intende rinnovare la fede dei cristiani nell'Incarnazione del Verbo e prepararli per evangelizzare il Terzo Millennio. I Vescovi hanno designato nelle proprie Diocesi diversi Santuari e luoghi nei quali, insieme alle loro Cattedrali, i fedeli potranno peregrinare come segno di una Chiesa che cerca e allo stesso tempo accoglie l'uomo di oggi.

Tuttavia vi sono due punti privilegiati dell'Orbe ove il Giubileo può e deve essere vissuto con speciale intensità. Uno di questi è la Terra Santa. In quella terra dove è avvenuto il fatto storico dell'Incarnazione del Figlio di Dio e la sua Nascita. Sono luoghi privilegiati per poter rinnovare ed approfondire la fede in Gesù Cristo e nella comunità che Egli ha fondato ed inviato al mondo per continuare l'opera che Egli stesso aveva cominciato. Molti pellegrini si recheranno in Terra Santa nel corso del Giubileo. Lo stesso Santo Padre ha il grande anelito di poter compiere personalmente quel pellegrinaggio.

L'altro punto privilegiato del Giubileo è Roma, la città dove giunsero Pietro e Paolo per dare una dimensione universale al cristianesimo. A Roma, Pietro fu Pastore e Vescovo di quella comunità e vi fu martirizzato e seppellito. Anche Paolo, il grande Apostolo delle genti, di coloro che non erano membri del popolo ebraico, giunge a Roma per evangelizzare e anche lui soffre il martirio. Da allora, Roma è stata meta di pellegrinaggio, richiamando i cristiani ai luoghi ove i grandi apostoli furono sepolti, per rinnovare insieme con loro la propria fede, il proprio amore a Cristo e all'umanità che ha bisogno del Salvatore.

Roma si prepara a ricevere nell'Anno 2000 un gran numero di pellegrini. Le autorità si preoccupano degli aspetti logistici e dei necessari miglioramenti urbani. La Chiesa si preoccupa in special modo, con la cooperazione delle autorità, di far sì che i pellegrini si sentano fraternamente accolti nella Città Santa, dove il Santo Padre li ha invitati e dove egli stesso desidera accoglierli. Per offrire una buona accoglienza ai pellegrini vi sono diverse iniziative. Fra le quali - molto importante - è il Volontariato.

Le stime degli specialisti prevedono l'arrivo a Roma di circa 30 milioni di pellegrini nel corso dell'anno giubilare. E saranno molteplici gli eventi che si celebreranno durante l'anno giubilare. Alcuni di questi raduneranno milioni di persone, come ad esempio il Giubileo dei Giovani; e si prevede una massiccia partecipazione anche a quelli delle famiglie e dei lavoratori. Altri eventi avranno dai 100 mila ai 200 mila partecipanti.

E' facile immaginare come l'afflusso di tante persone richieda una grande capacità di accoglienza da parte della città per organizzarne la mobilità, l'assistenza sanitaria, la sicurezza, l'informazione adeguata, il trasporto urbano, ecc.

Il personale abitualmente preposto a questi servizi ha bisogno di aiuto e collaborazione. Ed è proprio ciò che il Centro del Volontariato, la Santa Sede e le autorità locali hanno organizzato in fattiva ed esemplare collaborazione.

Il Centro del Volontariato dovrà mettere a disposizione dei servizi riservati ai pellegrini circa 100.000 volontari. Si tratta di persone dai 18 ai 65 anni di età che offriranno il loro servizio per un minimo di 10 giorni. Provengono dalle diverse Diocesi e istituzioni cattoliche e laiche che operano nel volontariato e che sono state invitate a partecipare. Fino a questo momento si sono già raccolte le adesioni di 27.520 volontari.

La provenienza dei volontari è varia. La maggior parte appartiene all'Italia (75%); un buon numero proviene dai paesi europei (15%), ma vi sono anche quelli che arrivano dall'America del Nord e del Sud (3%) e dall'Asia e l'Africa (2%).

I compiti che sono chiamati a svolgere, sempre in collaborazione con i servizi ufficiali, sono:

-  aiutare nell'animazione pastorale dei gruppi o pellegrini individuali.

- accoglienza nei luoghi di culto (Chiese, catacombe...) fornendo servizi di informazione, controllando gli accessi, curando l'ordine, ecc.

- aiutare nelle operazioni logistiche: flusso di pellegrini, controllo della Carta del Pellegrino, offrire informazioni nei punti di accesso (aeroporti, stazioni ferroviarie, centri nella città...),

- aiuto ai servizi sanitari per i pellegrini che ne abbiano bisogno, anche ai disabili, anziani, bambini, ecc.

- aiutare nella cura dei beni culturali ed ambientali, pulizia, sistemazione e decoro della città...

Affinché possano offrire un buon servizio e che questo sia svolto nello spirito proprio del Giubileo, i volontari saranno adeguatamente formati. Questa formazione è già in atto, attraverso i “Corsi per Formatori” - saranno circa 300 - che a loro volta dovranno formare circa 7000 “Capi delle Equipe” ognuno dei quali avrà la responsabilità di circa 11 volontari. E' questo un grande sforzo che si sta compiendo e che proseguirà nel corso del prossimo anno per formare al meglio i volontari, sia per quanto riguarda gli argomenti teologici e pastorali, sia quelli dei loro compiti nei settori dei servizi specifici.

Il Centro del Volontariato è stato adeguatamente implementato sia per ciò che riguarda la formazione (alla quale partecipano circa 40 docenti delle Università e degli Istituti romani), sia per il buon svolgimento del lavoro dei volontari. E' stata predisposta una adeguata rete informatica, con mezzi di comunicazioni di qualità (radio e telefoni cellulari), mezzi di trasporto (motorini e motociclette), messi tutti a disposizione da diversi sponsor. I volontari avranno la dovuta identificazione personale, l'assicurazione con copertura in casi di incidenti, distintivi speciali, ecc.

Una novità è costituita dall'invito alle persone disabili a partecipare anche in qualità di volontari. Vi è inoltre la partecipazione di scuole con gli allievi degli ultimi anni, di professori e delegati che stanno organizzando la propria opera. Nei quartieri della città si stanno invitando i cittadini affinché offrano servizi di volontariato con l'obiettivo di fornire una adeguata informazione sugli eventi del Giubileo.

Il Volontariato del Giubileo è un'esperienza unica a livello mondiale. Di fatto, grazie al numero di volontari (100mila), al numero di persone che saranno seguite (30 milioni), alla durata del suo svolgimento (oltre un anno), al numero e diversità di eventi e dei servizi offerti, si avrà il più complesso ed ampio sforzo di volontariato che sia mai stato compiuto prima d'ora.

E, affinché questo grande impegno offra i frutti desiderati, occorre compiere il maggiore sforzo nel trasmettere a coloro che formeranno i volontari ed i loro capi delle équipe l'autentico spirito che il Santo Padre desidera profondamente per il giubileo, che sappiano cogliere il suo contenuto, la sua importanza, i valori che egli promuove, che confluiscono essenzialmente in uno solo: trovare Gesù Cristo nella piena profondità della fede e servirlo nel prossimo con amore e disponibilità, come Egli ci ha insegnato.

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