Nuova evangelizzazione in America Latina - Cipriano Calderón
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RIO DE JANEIRO

NUOVA EVANGELIZZAZIONE IN AMERICA LATINA

Cipriano Calderón

Vicepresidente della Pontificia Commissione per l'America Latina

Pochi giorni prima che il Pellegrino dell'Evangelizzazione, Giovanni Paolo II, toccasse nuovamente il suolo benedetto del Brasile - dove nel 2000 saranno cinque secoli da quando vi fu piantata la Santa Croce di Gesù Cristo - era già arrivato a Rio de Janeiro dal Vaticano un messaggio del Papa, firmato precisamente il 14 settembre, Festa dell'Esaltazione della Santa Croce:

Si trattava di un Messaggio diretto al CELAM - Consiglio Episcopale Latinoamericano -, riunito in quell'immensa e bella metropoli carioca - cidade maravilhosa, l'ha chiamata Giovanni Paolo II -, per «segnalare alcuni orientamenti e raccomandazioni» al fine di preparare le Chiese dell'America Latina ad attraversare la «soglia della speranza» e introdurle nel Terzo Millennio.

Il Papa, in questo eccezionale crocevia della storia, ci invita a centrare la nostra attenzione in «Cristo, Salvatore ed Evangelizzatore»; in Gesù Cristo «il primo e il più grande evangelizzatore» (Evangelii Nuntiandi, 7); «Evangelo del Padre» ed «Evangelizzatore vivente nella sua Chiesa», per usare le felici espressioni del Documento finale della Conferenza di Santo Domingo.

Il Popolo di Dio che peregrina nel Continente Latinoamericano è particolarmente sensibile a questo ineffabile aspetto del Signore, quello di «Evangelizzatore», al quale allude Giovanni Paolo II nella Tertio Millennio Adveniente (40), facendo «particolare riferimento al capitolo quarto del Vangelo di Luca, dove il tema del Cristo mandato ad evangelizzare e quello del Giubileo si intrecciano».

A Bogotá, la cappella del CELAM è dedicata a Gesù Cristo Evangelizzatore e, in diverse nazioni del Continente sono già numerose le cappelle o i centri pastorali che portano la stessa denominazione, con espressive immagini che mettono in risalto il lemma paolino Evangelizare Iesum Christum: annunciare Gesù Cristo (cfr. Gal 1,16).

«Tutto ciò che si proietti nel campo ecclesiale deve partire da Cristo e dal suo Vangelo - afferma il Papa nel citato messaggio al CELAM, ricordando quanto diceva Paolo VI (il primo Papa che visitò l'America Latina e che stiamo ricordando con speciale affetto questi giorni, nel centenario della sua nascita) - non c'è vera evangelizzazione se il nome, l'insegnamento, la vita, le promesse, il Regno, il mistero di Gesù di Nazareth Figlio di Dio, non siano proclamati». (Evangelii Nuntiandi).

Per questo, in America Latina tutta l'attività pastorale che si sta compiendo per preparare i fedeli al Gran Giubileo, si centra nel conoscere più profondamente Cristo e il suo Vangelo, per viverlo in pienezza e invitare tutti gli uomini e tutte le donne a un «incontro con Gesù Cristo vivo, via per la conversione, la comunione e la solidarietà». Questo è il tema dell'Assemblea Speciale per l'America del Sinodo dei Vescovi che il Papa ha convocato per domenica 16 novembre.

Il secondo Incontro Mondiale del Santo Padre con le Famiglie, realizzato a Rio de Janeiro nei giorni 4-5 ottobre, è stato forse il più grande evento evangelizzatore che abbia avuto luogo in America Latina, dopo la celebrazione del V Centenario dell'Evangelizzazione, il 12 ottobre 1992, quando a Santo Domingo il Pastore Universale della Chiesa convocò nuovamente, con speciale enfasi, vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici del Continente, alla Nuova Evangelizzazione che si sta già realizzando con grande ampiezza e profondità nella prospettiva dei nuovi tempi che si avvicinano.

Si prevede che all'inizio del prossimo secolo, in America Latina vi sarà la metà dei cattolici di tutto il mondo, con circa 1200 Vescovi, ciò mette in evidenza il protagonismo che le Chiese dell'America sono chiamate ad avere nel terzo millennio, con una proiezione evangelizzatrice, come segnala il Papa nel citato messaggio, «verso l'Africa, l'Asia e anche l'Europa».

A Rio de Janeiro, davanti a un'immensa moltitudine - radunata intorno alla famosa e imponente immagine del Cristo Redentore, che dal colle del Corcovado domina la città ed allarga le braccia verso l'oceano, come proiettando il suo messaggio al mondo intero - il Santo Padre ha dato un impulso decisivo alla Nuova Evangelizzazione dell'America Latina, aprendo, per cosi dire, due fronti fondamentali del lavoro pastorale, che dovranno caratterizzare e in un certo senso assorbire l'impegno dei Pastori della Chiesa in questi anni. Sono indicati nel Messaggio al CELAM: «l'evangelizzazione e la santificazione degli sposi» e la «pastorale vocazionale». Il primo, perché «la Nuova Evangelizzazione passa attraverso la famiglia». Il secondo, perché la «Chiesa, per realizzare la missione di annunciare la Buona Novella che Cristo le ha affidato, si fa presente nel mondo attraverso gli evangelizzatori», giacché «condizione indispensabile per la Nuova Evangelizzazione è poter contare su evangelizzatori numerosi e qualificati».

In ogni modo, i due fronti dell'azione ecclesiale, queste due coordinate dell'azione ecclesiale, si intrecciano, perché la «Civiltà dell'amore» si fonda sulla famiglia e va edificata dagli evangelizzatori - soprattutto i sacerdoti, religiosi e religiose -, le cui vocazioni generalmente fioriscono in famiglie profondamente evangelizzate, cioè in famiglie dove è presente «Cristo vivo», «unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre».

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