La parola del Papa
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XXIII CONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE

LA PAROLA DEL PAPA

Dall'Angelus Domini. 21 settembre 1997

«Ieri pomeriggio è iniziato a Bologna il ventitreesimo Congresso Eucaristico Nazionale, che avrà la sua solenne conclusione domenica prossima. Il tema del Congresso - "Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre" - pone questo straordinario evento spirituale in stretta relazione con il Grande Giubileo dell'anno duemila, di cui rappresenta una tappa significativa. In un certo modo, esso chiude il primo anno di immediata preparazione all'appuntamento giubilare, dedicato alla riflessione su Gesù»

All'Angelus, nel corso della preghiera mariana, dopo la Santa Messa nel Centro agroalimentare di Bologna. 28 settembre 1997

«Aiuta tutti noi a proseguire con coraggio e generosità nell'impegno della nuova evangelizzazione, per essere alle soglie del nuovo millennio autentici testimoni delle infinite ricchezze dell'amore di Dio, rivelate e comunicate al mondo nel sacramento dell'Eucarestia»

A Bologna, in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale. 27 settembre 1997

«Questo mio pellegrinaggio è stato idealmente preparato dai primi due, e ne costituisce in qualche modo il compimento. Sono venuto infatti per iscrivere nel numero dei Beati un figlio della vostra gente: il venerabile don Bartolomeo Maria Dal Monte. Sono venuto soprattutto per presiedere alla conclusione del Congresso Eucaristico Nazionale, privilegiata tappa nel cammino di preparazione del popolo italiano al Grande Giubileo del 2000. Una preparazione che inizia così con la riflessione su Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre»

Il cordoglio del Santo Padre per le vittime del grave terremoto che ha colpito le care popolazioni dell'Umbria e delle Marche

«Non posso in questo momento non rivolgere un pensiero affettuoso alle care popolazioni dell'Umbria e delle Marche colpite ieri a più riprese da un grave terremoto, che ha prodotto danni incalcolabili alle persone e agli edifici. Esprimo vivo cordoglio per le vittime e cordiale partecipazione al dolore delle loro famiglie. Sono vicino spiritualmente a quanti sono rimasti senza casa ed a coloro che hanno sofferto e trepidato. Motivo di dispiacere sono state anche le ingenti lesioni inferte al patrimonio artistico e religioso, in particolare nella Basilica Superiore di San Francesco, nel Sacro Convento di Assisi ed in altri monumenti e chiese in diverse località interessate dallo sconvolgimento sismico.

Mentre affido alla misericordia divina le anime dei defunti, invoco dal Signore conforto per i familiari, incoraggiamento per i feriti e sostegno per quanti sono stati danneggiati dal terremoto. La grazia del Signore e la solidarietà di tante persone generose che, coordinate efficacemente dalle pubbliche autorità, si stanno prodigando per venire in aiuto ai loro fratelli nel bisogno, possano rendere meno difficile questo momento di sofferenza e di prova».

( Dal discorso in Piazza Maggiore a Bologna, 27 settembre 1997)

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