Progetto accoglienza, obiettivo solidarietà - Donato R. Mosella
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ATTIVITÀ DI COMMISSIONI E COMITATI

Comitato Tecnico

PROGETTO ACCOGLIENZA, OBIETTIVO SOLIDARIETÀ

Donato R. Mosella

L'accoglienza dei pellegrini è al centro delle attenzioni del Comitato Centrale del Giubileo del 2000, che sta procedendo a grandi passi nella definizione di un vero e proprio "Progetto Accoglienza". Le linee portanti del progetto sono state fissate dal Comitato Tecnico del Giubileo, struttura operativa del Comitato Centrale che ha il compito, appunto, di progettare e coordinare tutte le iniziative collegate all'accoglienza dei pellegrini

L'azione del Comitato Tecnico, insediato nel 1995, si sviluppa attraverso gruppi di lavoro dedicati a temi specifici (assistenza sanitaria, sicurezza, coordinamento Enti di volontariato, grandi eventi, accoglienza spirituale), e sarà presto sostenuta da un apposito Centro Operativo, realizzato avvalendosi dei servizi della Telecom Italia. Il Centro, che consentirà il collegamento in rete con i Comitati Nazionali del Giubileo costituiti nei vari Paesi, è ora in fase di prima progettazione: sarà sviluppato nel 1988 e collaudato prima del 2000. Ad ispirare l'intero "progetto Accoglienza" è il richiamo della Tertio Millennio Adveniente (91) affinché lo svolgimento del Giubileo del 2000 si svolga in un clima di «solidale accoglienza del prossimo, specialmente quello più bisognoso».

Il progetto si orienta su quattro concetti fondamentali, che ne costituiscono i punti cardinali: il rispetto della dimensione spirituale dell'evento, per un Giubileo che non sia pensato e gestito come un evento di mercato turistico; il coordinamento e la collaborazione tra strutture e organismi della Santa Sede, istituzioni nazionale e territoriali italiani e altre forze disponibili; l'uso di tutta la tecnologia possibile; la dimensione dell'ospitalità, anche per stabilire un profondo contatto tra la comunità che accoglie e quella che viene accolta.

Realizzare un'accoglienza ottimale richiede anche il ricorso ad un'appropriata strategia di comunicazione, sia per preparare la città di Roma, sia per assicurare un'informazione globale e circolare tra i diversi Comitati Nazionali e il Comitato Centrale. Sarà questo il compito del Comitato Mass-Media del Giubileo, attraverso un'agenzia-bollettino in quattro lingue, già in fase di pubblicazione, e attraverso comunicazioni radiotelevisive che si avvarranno dell'impiego del satellite per raggiungere ogni angolo del mondo. Particolare cura è stata posta nel progettare un sistema di accoglienza e animazione spirituale dei pellegrini, che prevede tra l'altro la formazione e l'utilizzo di specifici animatori pastorali.

Considerando inoltre che una parte dei circa 20 milioni di pellegrini previsti raggiungerà a Roma percorrendo itinerari di avvicinamento di particolare valore religioso, si sta procedendo alla definizione delle possibili vie di pellegrinaggio, pianificando i criteri in base ai quali adeguare e attrezzare le località interessate in termini di infrastrutture e servizi. Sarà la PAPS (Peregrinatio Ad Petri Sedem), Ente della Santa Sede costituito nel 1933 per coordinare assistere i pellegrini che giungono in Italia e a Roma, ad occuparsi della sistemazione logistica dei romei e di alcuni aspetti della loro mobilità.

Per risolvere alcuni dei problemi più delicati dell'assistenza ai pellegrini - informazione, orientamento, sostegno alle categorie più deboli, tutela dell'ambiente... - si farà ricorso al volontariato internazionale. È stato perciò varato un vero e proprio progetto volontariato, che prevede la costituzione del "Centro di volontariato internazionale per l'accoglienza", che avrà funzioni di formazione, di informazione e di coordinamento in questo campo.

L'impiego di volontari sarà particolarmente prezioso in occasione delle grandi cerimonie previste dal calendario giubilare. Per ospitare questo tipo di eventi, sarà individuata e attrezzata un'area ad hoc, adatto ad ospitare oltre 300.000 persone, progettando contemporaneamente un modello flessibile di gestione delle grandi cerimonie che sia possibile adattare di volta in volta alle diverse esigenze. Il ricorso alle strutture di volontariato e la mobilitazione della sanità cattolica sono i due punti di forza del programma sanitario messo a punto dal Comitato Tecnico, che si affiancherà al Piano sanitario generale della città di Roma e del Lazio.

A completamento dei servizi forniti, saranno messi a disposizione dei pellegrini due preziosi strumenti: la "sacca" e la "carta" del pellegrino. La "sacca" conterrà alcuni materiali utili, tra cui le "guide del pellegrino", la "carta" consentirà di fruire di alcune opportunità. "Sacca" e "carta" sono progettati in modo da semplificare talune operazioni di governo dei pellegrini, ad esempio consentendo di distinguere immediatamente il gruppo linguistico di appartenenza.

Realizzare un Giubileo che non escluda "gli ultimi", i più bisognosi, così come indicato dal Santo Padre, comporta non poche difficoltà. Proprio per sostenere il Giubileo degli ultimi è stato costituito il Fondo di Solidarietà. Alimentato attraverso l'utilizzazione del logo del Giubileo, il Fondo consentirà di erogare mezzi finanziari ai Comitati Nazionali dei vari paesi, per i pellegrinaggi dei meno abbienti e per sostenere programmi sociali.

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