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Religione e pace cammino insieme

Brani dal Discorso del Santo Padre a chiusura dell’Assemblea Interreligiosa in Piazza San Pietro

“Ho sempre creduto che i capi religiosi hanno un ruolo vitale nell’alimentare la speranza nella giustizia e nella pace senza la quale non ci sarà un degno futuro per l’umanità. Avvicinandosi il mondo alla chiusura di un millennio e all’apertura di un altro, è giusto prenderci il tempo di guardare indietro, allo scopo di fare il punto della presente situazione e andare avanti insieme, nella speranza, verso il futuro.

Osservando la situazione dell’umanità, è eccessivo parlare di una crisi della civiltà? Constatiamo i grandi progressi tecnologici, ma essi non sono accompagnati da un grande progresso spirituale e morale. Vediamo crescere la distanza tra ricchi e poveri, a livello di individui e a livello di nazioni. Molte persone fanno grandi sacrifici per mostrare solidarietà con coloro che soffrono per la miseria o la fame o la malattia, ma è ancora scarsa la volontà collettiva di superare le scandalose diseguaglianze e creare nuove strutture che consentano a tutti i popoli di poter disporre della propria parte di risorse del mondo.

Ci sono inoltre i molti conflitti che continuamente scoppiano in tutto il mondo…Inevitabilmente sono i più deboli che soffrono maggiormente per questi conflitti, specialmente quando sono sradicati dalle loro case e costretti a scappare…

Sono convinto che l’interesse crescente al dialogo interreligioso è uno dei segni di speranza presenti nell’ultima parte di questo secolo (cf. Tertio Millennio Adveniente, 46). E c’è il desiderio di andare oltre”.

Dal Saluto del Cardinale Etchegaray
Primo atto del Giubileo

Padre Santo,

nei luoghi più silenziosi e verdeggianti dell’Estremo Oriente, ove si annidano templi maestosi, un portico dalle linee pure erge sovente la sua sagoma come un invito verso l’infinito. Questa Assemblea interreligiosa, che Ella ha voluto porre alle soglie dell’Anno giubilare, è una sorta di grande portico che indica “agli uomini di buona volontà la  pace sulla terra” apportata a Betlemme dalla nascita di Cristo.

Questa Assemblea è ben più che alzare il sipario sul programma del Giubileo; essa ne costituisce il primo atto inducendo la Chiesa ad approfondire il senso della sua presenza e della sua missione in seno alla carovana umana in cui la pluralità delle religioni si impone come un fatto e, più ancora, come un mistero, il mistero divino della storia della salvezza dell’umanità.

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