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Il vero segno dell’Anno Santo

+ Crescenzio Sepe

Quello tra il Giubileo e la carità è un legame inscindibile.  Le molteplici iniziative di carità che - ispirate dall’Anno Santo - sorgono in tutte le Chiese del mondo rappresentano infatti la prova evidente dell’autenticità della realtà spirituale del Giubileo. In questa nobile gara giubilare al servizio del prossimo la città di Roma, Chiesa madre di tutte le Chiese, sede del Papa e centro di attrazione per milioni di pellegrini, è chiamata a dare l’esempio. Il completamento del progetto “la Carità del Papa per il Giubileo” ed ora, in concomitanza con lo svolgimento del Congresso Eucaristico, il rinnovamento del Poliambulatorio della Caritas alla Stazione Termini sono segni della vitalità cristiana della città del Giubileo e, quindi, del Giubileo stesso. Senza dimenticare la grande rete di solidarietà già attiva in Roma da molti anni ed ulteriormente rafforzata quest’anno. Come ho detto più volte, non potrebbe essere altrimenti: senza la carità il Giubileo non sarebbe più Giubileo, ma una cosa morta e senz’anima. Mentre con la carità L’Anno Santo assume quel valore di lode al Mistero dell’Incarnazione resa dall’umanità al suo Signore e Salvatore che ben conosciamo. Una lode, giova ripeterlo, non fatta di parole disincarnate ma di gesti concreti, nel rispetto del messaggio evangelico che insegna a vedere nel povero l’immagine di Gesù chiamando l’intera comunità dei fedeli all’impegno esigente in favore del prossimo che bussa alla nostra porta.

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