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  In pellegrinaggio per convertirsi

Errico Oliviero

Il “vero luogo del Giubileo è il cuore dell’uomo, ed è il primo luogo verso il quale invito anzitutto me e ogni faentino di buona volontà a fare il pellegrinaggio. Il nostro pellegrinaggio diocesano verso Roma ha senso se c’è la disponibilità a ritornare verso Dio con tutto il cuore”. Così il Vescovo di Faenza, Mons. Italo Castellani, si era rivolto ai fedeli per prepararli al pellegrinaggio del 17 e 18 giugno. Ed è stato lo stesso Vescovo ad accompagnarne a Roma mille, dei quali tredici in carrozzella, per un weekend giubilare che ha visto Mons. Castellani celebrare una solenne Messa nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, guidare la preghiera serale in Piazza San Pietro, e concelebrare la Messa nella Basilica di San Pietro, presso l’Altare delle Confessioni, alla presenza di ben tre Cardinali: Pio Laghi, Achille Silvestrini, Dino Monduzzi, tutti in qualche modo legati alla cittadina emiliana. In occasione della preghiera serale del sabato il Vescovo ha detto che essa “vuole essere un momento di intensa comunione con il Santo Padre che, in modo tutto particolare e con profondo affetto, vogliamo ricordare al Signore”. Il giorno dopo, domenica, i pellegrini della Diocesi di Faenza-Modigliana hanno varcato la Porta Santa della Basilica di San Pietro e assistito alla solenne concelebrazione presieduta dal Cardinale Laghi, nel corso della quale sono state pronunciate dallo stesso Vescovo, che ha tenuto l’omelia, parole di compiacimento per questo pellegrinaggio vissuto come cammino penitenziale. Alla fine i più raggianti erano proprio i tredici in carrozzina, accompagnati dai volontari dell’Unitalsi: “Possiamo cambiare il nostro cuore -ha detto uno di loro- e anche i cuori del nostro prossimo perché crediamo che Iddio nostro Padre ci ama con un amore che redime e trasforma”. Il 15 e 16 giugno si era svolto il pellegrinaggio della Diocesi di Forlì-Bertinoro. 1200 pellegrini, accompagnati dal Vescovo Mons. Vincenzo Zarri, hanno dapprima assistito a una celebrazione presso il Santuario della Madonna del Divino Amore, poi alla preghiera serale in Piazza San Pietro, guidata dal Vescovo stesso che ha richiamato l’insistenza con cui il Santo Padre raccomanda l’urgenza di eliminare le guerre e tutti i fattori di morte violenta. Il momento centrale del pellegrinaggio si è avuto nella seconda giornata, con il passaggio in processione della Porta Santa della Basilica di San Pietro e la celebrazione della Messa presso l’Altare delle Confessioni. Nel corso della Messa, concelebrata da trentadue sacerdoti diocesani, Mons. Zarri ha evidenziato soprattutto il carattere ecumenico del pellegrinaggio. Erano oltre mille anche i pellegrini della Diocesi di Ancona-Osimo presenti in Piazza San Pietro il 14 giugno per l’udienza generale del Papa. Giovanni Paolo II ha salutato l’Arcivescovo Franco Festorazzi, che accompagnava i pellegrini, e ricordato la gioia della visita compiuta lo scorso anno ad Ancona. A sua volta l’Arcivescovo, nel corso dell’omelia della Messa celebrata al Santuario del Divino Amore insieme a settanta sacerdoti, ha detto che il desiderio dei fedeli della Diocesi, venendo a Roma, era quello “di ricambiare la visita del Papa che venne ad Ancona per celebrare il millenario della Cattedrale di San Ciriaco”.
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