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Una marcia di fede lunga 100 km

Errico Oliviero

E’ stato un cammino di fede, quello percorso dai pellegrini della parrocchia S. Erasmo di Formia, durato oltre tre giorni, durante i quali sono stati percorsi più di cento chilometri. Partiti giovedì 6 luglio da Formia, i 130 pellegrini hanno raggiunto la Basilica di S. Pietro a piedi. Dopo aver attraversato la Porta Santa assieme al parroco don Antonio Punzo, i fedeli hanno assistito alla concelebrazione eucaristica all’altare della Cattedra, visitando la Basilica e sostando in preghiera davanti alla statua dell’Apostolo Pietro. Giovanni Paolo II nel salutare il gruppo di Formia, si è congratulato con i fedeli per l’iniziativa promossa per vivere pienamente il pellegrinaggio. Nel pomeriggio i fedeli si sono poi diretti alla Basilica di S. Lorenzo fuori le mura, dove il parroco-rettore, padre Isidoro Volpi, ha celebrato una solenne Messa a cui è seguita la visita alle catacombe e all’intera Basilica. “Lungo tutto il cammino a piedi abbiamo centrato le catechesi sul significato della Porta Santa, sul gesto che ogni pellegrino compie, attraversandola” ha affermato don Antonio Punzo. “Un  cammino per riscoprire  le radici della nostra fede in particolare dedicato ai giovani che ricercano proprio questo, manifestandolo nella sete di verità, e nel forte bisogno di riscoprire Cristo”.     

Un percorso verso l’indulgenza

Ci sono tanti modi per venire a lucrare l’indulgenza plenaria del Grande Giubileo a Roma: in pullman, in macchina, in treno, in aereo. Fra tutti il più affascinante rimane il pellegrinaggio in bicicletta come quello di 640 chilometri da Oropa (Biella) a Roma in una sola lunghissima tappa. E’ stata l’impresa a cui hanno preso parte dieci scultori di oltre cinquant’anni, grandi appassionati di ciclismo, per celebrare il Giubileo. Sono partiti dal Santuario di Oropa seguiti da amici a bordo di un’auto e di tre camper e, dopo 29 ore di viaggio, sono giunti nella capitale. Domenica hanno attraversato la Porta Santa di San Pietro, hanno ascoltato la Messa celebrata dal Cardinale Noé e, in tenuta sportiva, hanno atteso il Papa per l’Angelus. Il Pontefice li ha salutati con particolare affetto e, sempre in bicicletta, i dieci amici assieme a tutto il seguito si sono diretti verso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Lì hanno fatto sosta fino a sera quando poi hanno intrapreso la via del ritorno per Oropa. “Siamo contenti di aver compiuto questa impresa - ha affermato Aldo Flecchia - affidandoci alle nostre forze e all’aiuto di Dio. Il nostro pellegrinaggio in bicicletta è il modo per lasciare qualcosa di significativo ed indimenticabile nella nostra esperienza giubilare e vuole esprimere un ringraziamento al Signore”.                                     
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