Jubilee 2000 Search
back
riga

Il Giubileo della Chiesa Maronita

Divina liturgia in rito Siro-antiocheno a Santa Maria Maggiore

Annunciate dal Calendario ufficiale dell’Anno Santo,  sono otto le celebrazioni nei diversi riti liturgici che si terranno a Roma durante il 2000: siro-antiochieno-maronita, siro-orientale, alessandrino-etiopico, copto, armeno, bizantino, ambrosiano e mozabirabico. Rappresentano un altro segno della universalità del Grande Giubileo, specchio della cattolicità della Chiesa. La prima di queste celebrazioni si terrà il 9 febbraio alle ore 17 nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui, Sua Beatitudine il Cardinale Mar Nasrallah Pierre Sfeir, Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, presiederà la Messa in rito siro-antiochieno-maronita. Tra i concelebranti, il Cardinale Carlo Furno Arciprete della Basilica Liberiana e il Cardinale Achille Silvestrini, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, oltre a numerosi vescovi del Libano e al Procuratore a Roma il Vescovo Emilio Eid. In realtà, il 9 febbraio rappresenta il Giubileo della Chiesa Maronita, e pellegrini arriveranno  dai cinque Continenti per vivere quest’evento, che  sarà celebrato simultaneamente in Libano e in tutte le parrocchie di rito maronita. La Chiesa “maronita”, nome con cui è conosciuta la comunità cristiana cattolica libanese, trae origine dal celebre monaco siriano Marone vissuto fra il IV il V secolo. Prende anche il nome di Antiochiena perché è ad  Antiochia, sin dai primi secoli dell’era cristiana  esisteva un patriarcato la cui fondazione risaliva a San Pietro, e da cui dipendevano i maroniti. L’antica lingua liturgica della Chiesa Antiochena è il Siriaco, la lingua aramaica, ma rivista e modificata. I Maroniti, presenti oggi in tutto il mondo, sono circa un milione e usano attualmente la lingua parlata dei Paesi in cui vivono, conservando, tuttavia, sempre alcune parti della liturgia in Siriaco. La liturgia maronita è abbastanza semplice ma significativa, perché è nata nel contesto monastico, tipicamente austero, e in mezzo a un popolo che coltivava la terra. Una recente dimostrazione l’anno avuto i fedeli della parrocchia romana di San Gelasio I, dove, in preparazione al 9 febbraio, si è tenuta in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani una Messa in rito Maronita, celebrata da Abuna (Padre) Paul E. Karam.

top