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Una lucerna per non smarrire la strada

Emilio Rossi

Sulla distesa di Tor Vergata si levano alte torri di metallo tralicciato, portano i corpi illuminati per la mondovisione. Nella bisaccia di ciascuno dei giovani di 160 paesi, a Roma per la giornata giubilare della gioventù, c’è una piccola lucerna all’antica, modellata sull’originale rinvenuto nelle catacombe. Così modernità e antichità, tecnologia attuale e arcaica elementare funzionalità si danno per così dire la mano, simbolicamente, l’accendersi di un mare di lumini nascerà da mille iniziative personali. Senza nulla togliere alla dimensione collettiva e visibile, qualcosa fa premio su tutto il resto, per cospicuo che sia: la singola presenza, la scelta di esserci e di non restare spenti, una scelta persona per persona. Trovare una lucerna nella propria bisaccia di pellegrino, questa si è una scoperta, questo si è un dono che può persino valere una vita. Non è facile, forse è temerario e indelicato, cercare di leggere dentro a un ragazzo, a una ragazza del nostro tempo. C’è verosimilmente freschezza, voglia e gioia di fare, di contare e di cantare, di mettere tutto a soqquadro, di realizzarsi, di amare. Ma è anche possibile che ci sia conflitto di pulsioni, spaesamento, forse noia snervata a causa dei primi disincanti, perdita di sentieri e di motivazioni. E tante domande sino al perché dei perché. Molti luccicamenti e tante oscurità. Averla, una lucerna, in certi momenti. Prendere la decisione di accenderla e così cercare strada. Tanto meglio se in compagnia, chiamandosi per nome con gli altri, riconosciuti fratelli in un’avventura comune: bianchi o neri o gialli, sazi o malnutriti, lanciati verso il successo esteriore o arrancati nelle ultime posizioni. Forse una “chance” c’è per ciascuno all’interno di una eguaglianza essenziale. Forse vale la pena di scommettere. Viene pure il momento in cui si scopre che la vita deve avere un senso al di là del giorno per giorno. “Ricevete la luce di Cristo”invita Giovanni Paolo II che, avendo tutti invitato a venirlo a trovare, da il via alla moltiplicazione delle fiammelle. Duemila anni fa “veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo”: perché non  rileggersi il prologo del Vangelo di Giovanni, visto che proprio per quel compleanno si fa festa?
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