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A Tor Vergata con i Cristiani del IVsecolo

Vincenzo Fiocchi Nicolai

Il territorio di Tor Vergata in cui il 19 e 20 agosto si terrà il grande raduno dei giovani per il Giubileo del 2000, benché situato nella estrema periferia romana, non manca di testimonianze significative per la storia del cristianesimo delle origini. Il messaggio evangelico dovette raggiungere precocemente questo settore della campagna romana, interessato nell’antichità, per lo più, dalla presenza di borghi e ville rurali, residenze signorili, insediamenti di carattere produttivo, sepolcri, in gran parte gravitanti intorno all’asse stradale costituito dall’antica via Labicana. Al X miglio di questa strada, nell’attuale località “Borghesiana”, a poco più di due chilometri dal palco in cui Giovanni Paolo II celebrerà la S. Messa con i giovani provenienti da tutte le parti del mondo, si trova una delle più importanti catacombe cristiane del territorio laziale: quella di S. Zotico. Essa risale alla fine del III secolo e ospitò le sepolture di un gruppo di martiri –S. Zotico, appunto, con i compagni Ireneo ed Amanzio- morti probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano (303-304). I cristiani residenti negli insediamenti rurali della zona avevano nella catacomba di S. Zotico il loro cimitero comunitario; essi dovevano essere piuttosto numerosi, stando alla dimensioni raggiunte dalla catacomba alla fine del IV secolo (circa 500 metri di gallerie e cubicoli, con più di 1000 tombe). Anche questa comunità “di campagna” poteva vantare i propri “eroi”: i tre martiri che avevano donato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo. Il culto per questi tre santi fu in effetti forte e precoce: già probabilmente nella seconda metà del IV secolo, l’ambiente che ne aveva ospitato le tombe fu allargato e conformato a sorta di piccola “cripta” sotterranea per contenere i fedeli che numerosi si recavano a pregare sui loro sepolcri. Il vano divenne il punto di arrivo di un percorso sotterraneo rinforzato da murature e punteggiato di bocche di luce.  Nella prima metà del V secolo, uno dei più antichi calendari della Chiesa primitiva, il c. d. Martirologio Geronimiano, invitava le comunità dei dintorni, il 10 febbraio, a celebrare l’anniversario della morte dei tre santi con una cerimonia da tenersi sulle loro tombe. La catacomba di S. Zotico fu scoperta agli inizi del ‘700. Dopo secoli di oblio e di tormentate vicende conservative, è stata recentissimamente scavata e restaurata dalla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Roma e la cattedra di Archeologia Cristiana dell’Università di Roma “Tor Vergata”, proprio per l’occasione dell’evento giubilare. Vi si possono ammirare pitture ed iscrizioni, testimonianze della vita e delle credenze più genuine delle prima comunità cristiana del luogo. L’importante complesso paleocristiano di S. Zotico dà lustro con la sua presenza al territorio di Tor Vergata che ospiterà il grande raduno dei giovani. Dopo questo evento, la catacomba resterà regolarmente aperta al pubblico grazie alla collaborazione di istituzioni religiose e laiche locali.
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