Jubilee 2000 Search
back
riga

Appunti di viaggio

Vittorio Citterich

Migranti

Giornate dei pellegrini migranti lungo l'itinerario del Grande Giubileo. Migrazione e Pellegrinaggio sono, in qualche misura, termini e realtà parallele. A Roma è stata una festa multietnica, quarantamila fra immigrati, zingari, uomini e donne del circo di diverse nazionalità. Giovanni Paolo II, maestro di accoglienza, li ha accolti ricordando che "non mancano ancora nel mondo atteggiamenti di chiusura e perfino di rifiuto, dovuti a ingiustificate paure e al ripiegamento sui propri interessi". E precisando che si tratta "di discriminazioni che non sono compatibili con l'appartenenza a Cristo e alla Chiesa. Anzi, la comunità cristiana è chiamata a diffondere nel mondo il fermento della fraternità e della convivialità delle differenze". Anche l'uso delle parole ha un significato. Per il Giubileo si dice "migranti" con i quali, infatti, si cammina insieme in un medesimo pellegrinaggio. Altrove dicono extracomunitari. E' vero che si tratta di un termine giuridico. Però come che sia, "extra", dal latino, significa fuori, richiama un'esclusione. Come che sia non è un buon significato.

Il Papa cronista

Per il Giubileo dei Giornalisti (1-4 giugno 2000) il Papa ha fatto il cronista di fronte alla grande platea di migliaia di cronisti venuti a Roma, una volta tanto non per raccogliere notizie ma per diventare esse stessi notizia. Giovanni Paolo II, infatti, ha descritto rapidamente e molto bene lo svolgimento dell’inedito pellegrinaggio. “Il vostro attraversare da pellegrini la Porta Santa esprime una scelta di vita, dice che anche nella vostra professione desiderate “aprire la porta a Cristo”. Il pellegrinaggio è cominciato con una preghiera nella Cappella Sistina dove lo splendore dell’arte descrive il dramma della storia umana, dalla Creazione al Giudizio finale. In questo grande viaggio dell’umanità emerge anche la verità della persona umana, creata ad immagine di Dio e destinata all’eterna comunione con lui,  emerge la verità che è il fondamento di ogni etica”. Il pellegrinaggio ha fatto sosta prima nella Basilica di San Paolo poi nella basilica di San Pietro. Paolo e Pietro “i grandi comunicatori della fede ai primordi del cristianesimo”.

L'Incrocio

La globalizzazione economica accentua una delle caratteristiche meno limpide del giornalismo su scala mondiale, ossia l'incrocio spurio fra poteri finanziari, forze cieche del mercato e culture uniformi che ne sono asservite. Il punto nodale della questione etica, per il mestiere di cronista, è che il giornalismo non può essere guidato solo dalle forze economiche, dai profitti e dagli interessi di parte…".

Amen

Prima di impartire la benedizione ai giornalisti il Papa ha detto: "Chiedo al Signore che vi sia concesso di riportare da questa celebrazione giubilare la convinzione che è possibile essere insieme autentici cristiani ed eccellenti giornalisti". Amen, Santo Padre. Amen, così sia.
top